Razionalizzazione treni, la parola ai pendolari
Piana: "Situazione disastrosa. Chiediamo il miglioramento dell?offerta e trasparenza"
ACQUI TERME – Fa discutere la razionalizzazione delle corse regionali di Trenitalia per ‘le verifiche previste dalle norme anti-Covid’. “La sostituzione di treni con bus per mancanza di personale ha creato una situazione disastrosa”, commenta Mara Piana portavoce dei pendolari di Acquese – Ovadese.
Oltre al danno la beffa: diminuiscono le corse, aumentano le tariffe: “Da gennaio 5% abbonamenti, 8% biglietti”, fanno sapere i viaggiatori. “In occasione della videoconferenza convocata dalla Regione per comunicare gli aumenti tariffari 2021 abbiamo sottolineato quanto stride un aumento di prezzo con un peggioramento del servizio – lamentano i pendolari – Continuiamo a chiedere alcuni concetti chiave: un treno ogni ora. L’importanza di avere un vero cadenzamento orario dalle 6 alle 21 (con particolare attenzione alla fascia mattutina 6-9 che deve avere una frequenza maggiore) e un’offerta maggiore almeno nella giornata di sabato, attualmente considerata ‘festivo’”.
Chiesto anche un impegno costante nel tempo per ridurre i tempi di percorrenza: “Attualmente abbiamo un tempo di percorrenza di 90 minuti per 60 km. Basterebbe anche ridurre la percorrenza di 1 minuto all’anno ma in maniera costante nel tempo (tutti gli anni) per avere un miglioramento nel medio periodo. Ci sono situazioni croniche che riducono i tempi di percorrenza (ad esempio frana di Mele, ma non solo – continua Piana – Certezza dei tempi di percorrenza: abbiamo situazioni quotidiane e croniche che dimostrano che i tempi di percorrenza del punto precedente non vengono rispettati (ad esempio il “buco nero” Prasco-Cremolino dove molti treni da Acqui per Genova accumulano ritardi, la precedenza ai treni merci, i tempi di attesa per “inserirsi” nel quadrivio)”.
La questione trasporti tocca non solo la strada ferrata. “Stante la situazione attuale e futura dell’autostrada A26, ci aspetteremo un incentivo all’uso del trasporto pubblico, sia attraverso il miglioramento dell’offerta sia attraverso una campagna di promozione (mai vista o sentita, se escludiamo la promozione del treno delle Cinque Terre) – picca il Comitato – Anzi, abbiamo situazioni, leggasi “piano neve”, che incentivano proprio l’uso del mezzo privato (e dell’autostrada) in situazioni di viabilità critiche”.
Infine trasparenza: “Vorremmo che venissero messi a disposizione, oltre i dati dei ritardi generali della linea nell’ultimo trimestre 2021, anche i dati specifici di 3 treni che da nostre verifiche ci risultano tra i più critici: in partenza da Acqui il regionale 12115 delle ore 6.07, l’12117 delle 7.03 e l’12127 delle 12.17”, conclude Mara Piana.