Boom di contagi nelle carceri: la denuncia dell’Osapp
Non è richiesto il Green Pass per le visite, inoltre permangono gravi problemi di sovraffollamento e promiscuità
In dieci giorni i casi di positività al Covid nelle carceri italiane sono aumentati del 122%.
Lo segnala allarmato l’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria prendendo in analisi il periodo dal 27 dicembre al 6 gennaio, con un passaggio da 989 a 2224 casi.
Visite senza Green Pass e sovraffollamento
Un dato «che dimostra la pericolosità di una situazione che era stata più volte denunciata. Si auspicava infatti, come l’Osapp aveva chiesto più volte che, come avviene per il personale di Polizia Penitenziaria e per gli altri lavoratori penitenziari, l’ingresso negli istituti penitenziari avvenisse previa esibizione del Green Pass come invece tuttora non è né per i familiari-congiunti che accedono ai colloqui con i ristretti, né per i legali e gli appartenenti alle associazioni di volontario – commentano le parti sociali – Altrettanto, era stato richiesta vanamente dal sindacato la sospensione sul territorio dei servizi di traduzione e trasporto dei detenuti tra le varie sedi delle carceri e verso le aule di giustizia in quanto veicoli della diffusione del contagio. Per non parlare, infine, della grave promiscuità esistente nelle celle e negli istituti penitenziari dove vige un sovraffollamento di oltre il 30% con camere di “pernotto” che in spazi angusti ospitano contemporaneamente giorno e notte persino più di 6 detenuti alla volta. Inutile sottolineare che anche nel grave aumento dei contagi, in carcere è dimostrata la grave insufficienza dell’amministrazione penitenziaria.