Oggi, 6 gennaio, si celebra l’Epifania del Signore
Oggi, 6 gennaio, la Chiesa celebra anche San Felice, vescovo di Nantes
Oggi, 6 gennaio, si celebra l’Epifania del Signore e san Felice, vescovo di Nantes. Il significato di Epifania è “manifestazione, rivelazione”. Gesù bambino si manifesta per la prima volta come figlio di Dio e Salvatore dell’umanità. I Re Magi sono i simboli delle diverse razze e popolazioni perchè il Vangelo è rivolto a tutte le genti.
Epifania, la storia
Nel Vangelo di Matteo si narra che durante il regno di Erode il Grande, alcuni Magi provenienti dall’Oriente arrivano a Gerusalemme seguendo una stella luminosa. Erode indica loro la via per Betlemme e seguendo la scia lucente giungono da Gesù. Sono tre i doni che i Magi porgono al figlio di Dio. L’oro che simboleggia la saggezza di un re, l’incenso simbolo di preghiera e sacrificio e la mirra, simbolo della padronanza di sé. La storia dei Magi non finisce qui: l’apostolo Tommaso li consacra vescovi; eserciteranno la loro opera per anni. Moriranno a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro e verranno sepolti in un’unica tomba. I resti dei re, dapprima verranno riesumati dall’imperatrice sant’Elena e donati al vescovo di Milano Eustorgio. Il suo successore, Protasio, li colloca in un sarcofago ma durante l’assedio di Milano di Federico Barbarossa, le reliquie vengono trasferite a Colonia. Nel 1904 la chiesa di Sant’Eustorgio di Milano torna in possesso dei resti dei Magi. i Santi del 6 gennaio sono: San Giovanni De Ribera, San Carlo da Sezze, Santa Raffaella Maria del Sacro Cuore, Sant’Andrea Bessette.
Oggi si festeggia anche san Felice, vescovo di Nantes.
San Felice di Nantes
San Felice nacque a Nantes, in Francia, nel III secolo. Fu eletto vescovo della città nel IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano. Felice fu imprigionato e torturato, ma non rinnegò la sua fede. Fu infine decapitato nel 303.
Felice era un uomo di grande carità e compassione. Si dedicò alla cura dei poveri e dei bisognosi, e fu un instancabile predicatore del Vangelo. Fu anche un costruttore di chiese e fondò una cattedrale a Nantes.
La sua vita e il suo martirio sono un esempio di fede e coraggio. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.
La sua morte
Felice fu arrestato nel 303, durante la grande persecuzione dei cristiani voluta dall’imperatore Diocleziano. Fu imprigionato e torturato per costringerlo a rinnegare la sua fede. Felice resistette a ogni tortura e non rinnegò mai Gesù Cristo.
Fu infine decapitato il 6 gennaio 303. La sua morte fu un grande dolore per i cristiani di Nantes, che lo consideravano un martire e un modello di fede.
Il suo culto
Le reliquie di San Felice furono conservate nella cattedrale di Nantes, che fu costruita nel IV secolo per volontà del santo. Il suo culto si diffuse rapidamente in tutta la Francia e in altre parti d’Europa.
San Felice è il patrono di Nantes e di altri comuni francesi. È anche invocato contro i dolori di testa e le malattie degli occhi.