Casale: 5 milioni di euro per Paraboloide, pista di atletica e casa popolare
Il sindaco di Casale, Federico Riboldi, annuncia l’arrivo di 5 milioni di euro destinati a tre opere: la riqualificazione del…
Dura presa di posizione dei dem dopo l'annuncio dei 5 milioni in arrivo a Casale
CASALE – All’annuncio del sindaco Federico Riboldi dell’arrivo a Casale di 5 milioni di euro dal Pnrr – che verranno investiti per la riqualificazione del paraboloide, la nuova pista d’atletica e la riqualificazione energetica della casa popolare di via Bagna – è arrivata prontamente la risposta del circolo Pd cittadino, che attacca l’amministrazione: «Ghiotti i finanziamenti europei. E ghiotta l’occasione per gli amministratori di riceverli come fossero un regalo personale con tanto di complimenti e felicitazioni. A Casale dunque il primo cittadino, non diversamente dal presidente della Regione Cirio, ne ha annunciato la disponibilità con la consueta operazione di autoincensamento… mancanza di stile e di onestà. Partiamo da qui».
Spiegano i dem: «I progetti ammessi alla finanziabilità preesistevano all’insediamento della giunta Riboldi. Preesistevano. Erano già lì, ed erano buoni, infatti l’amministrazione li ha ripresi, ha apportato piccole modifiche, e ne riceve ora la gestione economica e i benefici d’immagine. L’importante, è chiaro, è che ci siano, che vengano utilizzati correttamente per ridurre il disagio sociale e favorire la ripresa economica, ma non ci dicano – raccontandoci anche che siamo poco informati – che è farina del loro sacco.
Casale: 5 milioni di euro per Paraboloide, pista di atletica e casa popolare
Il sindaco di Casale, Federico Riboldi, annuncia l’arrivo di 5 milioni di euro destinati a tre opere: la riqualificazione del…
Di questi progetti, uno in particolare, quello che riguarda via Bagna, inserito nel più complesso progetto per il Borgo Ala dell’amministrazione Palazzetti è stato però ridotto e peggiorato proprio dall’amministrazione Riboldi. Lo dicemmo mesi fa e i fatti ci danno ragione: dopo averlo spolpato, quel progetto lo hanno in parte recuperato, ‘conquistando’ la finanziabilità ma avendo comunque perso l’occasione di ristrutturare la palazzina (fino ad oggi completamente assente dalle priorità della giunta) unitamente alla riqualificazione dell’area, perché si è rinunciato a creare un centro di aggregazione con la riqualificazione del Santa Chiara presente nel progetto iniziale».
Quindi un monito: «A fronte di ciò, ora che si tratterà di amministrare questi ghiotti contributi pubblici, oltre a leccarsi i baffi occorre pianificare: darsi delle priorità sulla base degli obiettivi, che non possono essere solo ‘spendere questi soldi’, ma devono essere ‘spenderli per arrivare a’. Arrivare dove? Ce lo dica l’amministrazione: qual è l’obiettivo? Una Casale più verde? Una Casale più grande? Una Casale con il record di parcheggi a fronte della decrescita demografica? Che Casale sarà? Bisogna sapere dove si vuole arrivare e cosa si vuole lasciare di buono e di migliorabile. Noi non lo abbiamo capito e siamo pronti ad ascoltare e a dare il nostro contributo nell’interesse della comunità tutta».
Infine un’ultima stoccata sulla stazione di ricarica elettrica che sorgerà in un’area di piazza Venezia, come emerso nel consiglio comunale dello scorso 20 dicembre: «Con con quale criterio è stata approvata? La prima proposta arrivata? La smania di novità? Impegniamo uno snodo strategico come Piazza Venezia senza averne ideato la funzionalità? E lo si fa per poter poi dire: ‘L’abbiamo fatto’? È governare questo? L’ardua sentenza noi non la lasciamo ai posteri: confrontiamoci e delle risposte le troviamo subito».