Over 50, scatta l’obbligo vaccinale
Regole rigide nel Decreto del Governo: raggiunto l'accordo tra le forze politiche, ecco la lista delle categorie coinvolte
ROMA – Misure rigide da parte del Governo per contenere il dilagare dei contagi. Dopo quasi tre ore di confronto, nel Decreto in uscita dalla Cabina di Regia, infatti, è previsto
- l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 che non lavorano (fino al 15 giugno)
- dal 15 febbraio, l’obbligo di super Green Pass (che viene dato a chi è vaccinato o guarito dal Covid) per tutti gli over 50 sui luoghi di lavoro pubblici e privati. Gli over 50 senza super Green Pass, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, possono essere sospesi «per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi», rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Il comunicato stampa del Governo: leggi qui
Non solo, dal documento si evince anche che fino al 31 marzo dovranno avere il Green Pass base – e non il super come nella bozza – anche queste categorie:
- lavoratori e clienti dei servizi alla persona (estetisti, parrucchieri: l’obbligo scatta dal 20 gennaio)
- lavoratori e clienti di servizi commerciali (come le banche: dall’1 febbraio al 31 marzo)
- lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali (dall’1 febbraio al 31 marzo)
- lavoratori e gli utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni (dall’1 febbraio al 31 marzo)
- lavoratori e utenti di servizi pubblici (Poste, Inps, Inail: dall’1 febbraio al 31 marzo).
Niente Green Pass per lavoratori e clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
Fornaro: “Bene così”
“È la scienza a confermarci che sono i vaccini l’arma fondamentale per proteggere la popolazione e per evitare il collasso del Sistema sanitario. Bene quindi le misure decise in Consiglio dei Ministri perché vanno nella direzione giusta: convincere tutti quelli che lo possono fare a vaccinarsi e ad avere comportamenti collettivi e individuali responsabili”: parole del capogruppo di LeU alla Camera, l’alessandrino Federico Fornaro.
Che aggiunge: “È necessario però migliorare la gestione dei tamponi da parte delle Asl sia per contenere la diffusione del virus sia per velocizzare l’uscita dalle quarantene e il ritorno alla vita normale”.