Carucci, il cantante-contadino firma un libro di escursioni in val Borbera
La presentazione a Novi Ligure in collaborazione con il Fai
Massimo Martina è uno chef poliedrico e sempre pronto alle sfide che per la maggior parte vince, visto che proprio recentemente ha ottenuto come B&B, Albergo e Agriturismo il prestigioso riconoscimento Bib Gourmand di Michelin Guide.
— Qualche tempo fa ha scritto su Facebook: «Mi piace stare nello spazio tra l’ultima cosa fatta e la prossima ancora da fare, è qui che mi muovo, con le mie visioni, le mie speranze, i miei sogni». Ecco partiamo da qui: cosa bolle in pentola?
Semplicemente tento di soddisfare la curiosità e la necessità di trovare un senso alla strada che ognuno di noi percorre. Gli anni passano e le energie non sono sempre uguali; in Val Borbera dicono: “ogni frutto ha la sua stagione” e credo ci sia una grande verità in questa espressione popolare. Per cui mi sto muovendo per tentare di trovare un ruolo ed una mansione più consona alla mia età, cercando di uscire dalla cucina (per non fare sempre dalle 10 alle 15 ore in piedi, dietro ai fornelli) e dedicarmi a qualche lavoro di consulenza. Sono andato in Puglia, incaricato da un grande marchio del settore alimentare per cambiare alcune produzioni sulle loro linee; un lavoro interessante. Poi sto lavorando come Private Chef, andando a cucinare a domicilio ed anche questa è una bellissima esperienza che ti permette di diventare consapevole del tuo valore come professionista e come uomo. Approfitto di questo periodo di chiusura invernale (Il Fiorile è un’attività stagionale) per fare spazio a tutte le idee, non temo nessuna proposta, le indago tutte.
— Il suo locale ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Bib Gourmand di Michelin Guide: questo significa che anche in un luogo decentrato e “lontano” si può fare la differenza nella ristorazione e nell’accoglienza, quale il segreto?
Il segreto è lavorare, fare attenzione, dialogare, ascoltare, esporsi al giudizio, domandarsi il valore di chi ti giudica e non voler vincere ne convincere. Ho sempre curato la mia cucina non esclusivamente affinché potesse essere gradita alle persone ma piuttosto per onorare il mio lavoro e quello dei miei collaboratori; amare ciò che si fa sta alla base di tutto.
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La presentazione a Novi Ligure in collaborazione con il Fai
— È uscita da poco la nuova guida escursionistica della Val Borbera alla quale ha collaborato. Oggi, rispetto a qualche anno fa, la Val Borbera può diventare punto di riferimento per il turismo escursionistico? Il Cammino dei Ribelli quest’anno è stato molto “gettonato”, c’è stato un ritorno anche per il territorio dal punto di vista ricettivo?
Sono contento di questa guida, credo che Maurizio (Carucci ndr) abbia fatto un ottimo lavoro di cui c’era bisogno. Moltissimi ospiti delle strutture ricettive disseminate su tutto il territorio valligiano, chiedono dove poter andare per fare una bella escursione ed ecco che la guida rappresenta uno strumento completo e curato a disposizione di chi vuole vivere la Valle attraverso l’esperienza del cammino. Il Cammino dei Ribelli, così come la neonata guida sono molto importanti al fine di attrarre il turismo escursionistico sul territorio e proprio nella stagione appena passata abbiamo avuto un notevole incremento di camminatori.