Ad Aipo i compiti sulla mobilità ciclistica lungo Po e affluenti
Si tratta di nuove funzioni relative alla progettazione, costruzione, manutenzione e gestione delle infrastrutture per la mobilità in bici
Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno approvato un’integrazione alle rispettive leggi di istituzione di Aipo (Agenzia Interregionale per il Po) e di determinazione delle sue competenze. Oltre alla sicurezza idraulica lungo il Grande Fiume e i suoi principali affluenti e alle opere per la navigazione fluviale, Aipo assume nuove funzioni relative alla progettazione, costruzione, manutenzione e gestione delle infrastrutture per la mobilità ciclistica, inclusi i compiti e i poteri di autorità espropriante, con riferimento ai percorsi ciclabili che interessano prevalentemente le aree demaniali di competenza. Le nuove funzioni troveranno attuazione a seguito di specifici accordi tra l’agenzia e le singole regioni, in cui si definiranno anche le risorse assegnate allo scopo.
L’iter era iniziato nel 2019, con l’elaborazione di uno schema di integrazione da parte degli uffici AIPo, unitamente alle strutture tecnico-giuridiche delle quattro Regioni istitutrici. Il Comitato di Indirizzo «esprime soddisfazione per il risultato raggiunto dall’Agenzia, che rappresenta un momento importante in quanto vengono acquisite nuove competenze in ambito di infrastrutture per la ciclabilità. Queste funzioni, che si aggiungono a quelle originarie di AIPo, creano un valore per l’intero territorio del bacino per un sviluppo economico all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione degli ambienti fluviali».