Cosa sono i Diritti civili?
La Costituzione italiana li individua con molta chiarezza
In un momento in cui sono così diffusamente infranti, non è mai abbastanza parlare di Diritti civili; ma cosa sono i Diritti civili?
I diritti civili nella storia
Già nel Diritto romano (cives romanus) queste prerogative sono riconosciute, seppure allo stato embrionale. In seguito il codice di leggi noto come Magna Carta libertatum, promulgato in Inghilterra nel 1215, riconosceva l’intollerabilità della violenza e della limitazione della libertà personale. Il Bill of Rights (1689), risultato della Rivoluzione inglese, è probabilmente il primo codice moderno che tutela compiutamente questi diritti. Infine un secolo più tardi la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, elaborata durante la Rivoluzione francese, indica le libertà, le prerogative, i diritti fondamentali del cittadino contemporaneo. Cosa piuttosto diversa sono i diritti umani, validi universalmente al di là dell’appartenenza ad un determinato Stato nazionale.
In Italia, tutti questi diritti sono garantiti dalla nostra Costituzione, legge fondamentale dello Stato promulgata il 27 dicembre 1947.
Quali sono i Diritti civili?
La Costituzione italiana li individua con molta chiarezza. Oltre che nei Principi fondamentali, essi sono elencati negli articoli che vanno dal numero 13 al 38 (Rapporti civili). Di seguito li esponiamo brevemente.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa alcuna forma di restrizione della libertà personale, nè tantomeno alcuna forma di violenza fisica e morale. Qualsiasi forma di detenzione, perquisizione devono essere motivati da atto dell’autorità giudiziaria.
Il domicilio è considerato inviolabile.
La libertà e segretezza della corrispondenza sono garantiti.
Ogni cittadino può circolare liberamente all’interno del territorio nazionale.
Unica deroga a questa disposizione sono i motivi di sicurezza e sanità (di cui oggi molto si discute).
Diritto di riunirsi pacificamente in luoghi pubblici e di associarsi liberamente.
Libertà di culto religioso.
Libertà di manifestare il proprio pensiero in forma sia scritta che orale, senza alcuna forma di censura.
Nessuno può essere privato della cittadinanza e della personalità giuridica per motivi politici.
Qualsiasi cittadino può far valere davanti alla Legge i propri diritti e legittimi interessi.
L’imputato non è da considerarsi colpevole fino a sentenza definitiva.
La pena di morte non è ammessa dalla Costituzione italiana.
Qual è la differenza tra Diritti Civili e Diritti umani?
Come detto in precedenza, i Diritti umani sono cosa un pò diversa da quelli civili, in quanto diritti validi universalmente e indipendentemente dai confini di una nazione. Ad ogni modo la Costituzione italiana, all’art. 13, stabilisce che, per la società e la legge nazionale, tutti sono uguali senza distinzione di sesso, razza, religione o condizione sociale. Purtroppo la cronaca quotidiana è piena di fatti che contrastano con questi principi che sembravano largamente acquisiti.
Recentemente, è stata accolta con grande sollievo la notizia della liberazione dello studente universitario Patrick Zaki, arrestato in Egitto nel febbraio 2020 per motivi politici. A livello nazionale ed internazionale, esistono fortunatamente vari enti ed organizzazioni non governative (ONG) che si occupano della difesa di questi preziosi diritti (Amnesty International, HRWF, etc). L’organizzazione internazionale preposta alla difesa dei diritti umani, soprattutto in caso di conflitti, è l’ONU la cui assemblea generale si riunisce a New York.