Treni: in Liguria scattano i rincari sulle tariffe
L'annuncio dell'assessore Berrino, critiche dai pendolari
OVADA – Scatteranno con l’inizio del nuovo anno i rincari (annunciati da tempo) sull’Acqui-Genova e su tutte le altre direttive dell’intera rete ferroviaria ligure. Una conferma, in tal senso, è arrivata direttamente dalla Regione Liguria che, nonostante le critiche ricevute nei giorni scorsi dai pendolari (“Lo scopo di questi aumenti – hanno attaccato dai vari comitati locali – è di coprire il costo dell’affitto dei 48 elettrotreni che a fine operazione faranno sì viaggiare in vetture nuove, ma con il 15% di capienza in meno, per treni infatti che si sono già rivelati inadeguati per capienza”), è pronta a tirare diritto.
“Come previsto, fino ad oggi in Liguria non c’è stato nessun aumento dei biglietti dei treni regionali – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino -. L’incremento delle tariffe, sulla base del contratto di servizio, doveva scattare nel 2019 ed essere pari al 2% e a inizio 2021 per il 7%, come Giunta invece abbiamo invece deciso di bloccarli, tenendo conto della crisi economica innescata dalla pandemia. Adesso con il primo gennaio si ripartirà con un aumento del 6,5% medio, cioè il 5% sugli abbonamenti e l’8% sulle corse semplici”.
Botta e risposta
Nei giorni scorsi i pendolari hanno anche puntato il dito contro un aumento che non è in alcun modo giustificato da un miglioramento del servizio. “Questi aumenti arrivano a seguito di settimane di continui ritardi e disservizi su quasi tutte le linee – spiegano i pendolari -. Il tutto, ancora una volta, con una mancanza di prospettive e, a livello locale, con nessuna coppia di treni in più sulla Genova-Acqui Terme”. Dagli uffici genovesi di Piazza De Ferrari, però, si sottolinea quanto di buono fatto negli ultimi tempi.
“Sia l’aumento previsto dal contatto di servizio nel 2019, sia quello del 2021 sono stati sospesi – prosegue Berrino –. A questo punto abbiamo deliberato che a partire dal primo gennaio vengano applicati aumenti del 5% sugli abbonamenti e dell’8% sulle linee regionali. Un incremento previsto in concomitanza con gli investimenti decisi attraverso il contratto di servizio. Ad oggi sono infatti arrivati in Liguria, secondo il programma, 31 nuovi convogli (11 Rock, 15 Pop e 5 Jazz) che vanno a sostituire quelli vecchi. L’arrivo di nuovi mezzi proseguirà anche nel 2022 con 8 nuovi convogli e porterà a una sostituzione di materiale rotabile molto consistente in grado di ridurre, alla fine del 2023, l’età media del parco rotabile circolante in Liguria a circa 4,8 anni, a fronte di un’età di 27 anni, a inizio 2018. Bisogna inoltre sottolineare che, per quanto riguarda gli aumenti, sono stati molto inferiori rispetto a quanto previsto e ai sette anni precedenti, con un minore incremento di oltre il 50% sui biglietti e di oltre il 70% sugli abbonamenti”.