Picchi: “Il Derthona, la mia ossessione”
Il presidente della Bertram parla della quarantena della squadra: storico 2021 e ambizioni future
TORTONA – Un momento delicato fuori dal campo per i noti problemi Covid 19, un momento felice dentro il parquet per la Bertram Derthona. A fotografare la situazione e a tracciare il bilancio di questo straordinario 2021 è il presidente del Derthona Basket Marco Picchi.
“E’ un momento delicato. Abbiamo sei giocatori del gruppo squadra, tra giocatori e staff, positivi al Covid – spiega Marco Picchi -. Dopo la scoperta di altri positivi, abbiamo informato l’Asl di Alessandria che ha imposto sette giorni di stop con quarantena. Per fortuna tutti i positivi hanno sintomi lievi o nulli”. Saltata la gara di domenica con Reggio Emilia, il prossimo impegno in calendario è quello casalingo del 3 gennaio con Cremona. “Credo che a questo punto anche quella partita sia a forte rischio. Noi dobbiamo fare i tamponi il giorno 2, quindi la vedo dura giocare”.
Situazione pandemica e dibattito sul rinvio del turno di campionato. Che ne pensa?
“Difficile dire cosa sarebbe stato meglio fare. La differenza vera rispetto all’anno scorso è che quando veniva colpito un gruppo squadra, isolando i positivi riuscivi ad andare avanti con gli altri. Quest’anno è diverso perché ogni giorni scopri qualche positivo in più. C’eravamo illusi di aver una stagione senza Covid e adesso è complicato”.
Tifosi molto presenti quest’anno. Soddisfatti?
“Uno degli aspetti più positivi questo inizio di stagione, oltre alla buonissima situazione di classifica, è stata la risposta del pubblico. Rispetto alle nostre previsioni presenze e incassi sono ben oltre le aspettative. Ringraziamo i nostri tifosi e speriamo di averli presto al palazzetto”.
Che aggettivo trovare per il 2021 che si chiude?
“L’anno più bello della nostra lunga storia. L’anno della promozione, dei liberi di Sanders, della finale di Torino. Ma anche dei successi con Virtus Bologna e Venezia. La nostra ambizione è sempre fare meglio e quindi speriamo che il 2022 si quello della consacrazione”
Consacrazione che passa anche dal nuovo palazzetto…
“Sono passato davanti al cantiere proprio oggi e la struttura della palestra secondaria si comincia a vedere. Il palazzetto è il punto su cui si basa il nostro progetto sportivo. Siamo molto stimolati a lavorare sentendo di essere vicini ad entrare nella nostra nuova casa. La palestra di allenamento potrebbe essere pronta per l’inizio della prossima stagione”.
Che valutazione dà finora del vostro campionato?
“Il voto è positivo. Essere arrivati a Natale col 50% di record ci rende felici. Le vittorie con Virtus e Venezia sono state le gemme di questo inizio di stagione. Abbiamo avuti alti e bassi, ma dopo la sosta della Nazionale la squadra mi è sembrata fortemente in crescita. Sia nella vittoria con Venezia ma anche nella sconfitta di Trento”.
Che opinione si è fatto di questa Serie A?
“Campionato equilibratissimo, difficilissimo. Credo che sarà così fino alla fine con una vittoria in più o in meno che può farti guardare in alto o in basso. Per questo è fondamentale restare sempre concentrati e sempre attenti. Ecco, spiace essersi fermati ora perché stavamo crescendo”.
Cosa è piaciuto della squadra e cosa l’ha fatta arrabbiare?
“Restiamo sempre una società fatta di grandi tifosi. Come tali viviamo con grande pathos le partite. In alcun partite non abbiamo fatto bene, penso a Varese e Trieste, ma da neo promossi qualche alto e basso è fisiologico. Credo che la squadra stia ben figurando e sia capace di portare a casa l’obiettivo di salvezza, che per noi resta la stella polare”.
Primi mesi da presidente: si sta abituando al nuovo ruolo?
“Sto provando ad imitare il mio predecessore Roberto Tava e il suo self control sicuramente più adatto a questo ruolo. Sto cercando di farlo mio anche durante le partite ma mi rendo conto che a volte devo violentare me stesso. Quello del presidente è un ruolo che mi rende orgoglioso ma continuo a vivere il Derthona Basket come un’ossessione quotidiana. Un’ossessione che a volte mi rende felice e altre volte mi toglie il sonno. Ma questa è l’eredità di Luigino Fassino che mi accompagnerà sempre qualunque sia il mio ruolo”.
La qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia è un obiettivo?
“Eravamo preparati per giocare con Reggio Emilia una specie di pareggio per la Coppa Italia. Mancano tre partite alle fine dell’andata adesso è difficile anche capire quando giocheremo queste partite. Inevitabilmente i conti li faremo alla fine del girone d’andata, ma noi vogliamo andare avanti sul nostro obiettivo salvezza e poi vedremo”.
Mercato, ci pensate?
“Abbiamo la fortuna di avere una proprietà che ci mette a disposizione tutto quello che serve per fare il meglio. Il dottor Gavio è sempre pronto ad ascoltare me, Marco Ramondino e Gianmaria Vacirca ogni volta anche gli sottoponiamo un’opportunità per migliorare la squadra. Ma, al momento non c’è nessuna situazione particolare”.