Le schiene di Lucia Bianchi contro la violenza sulle donne
Da giovedì la mostra presso la Biblioteca di Tagliolo. Alle 21 la presentazione con un dibattito
Opere in esposizione nel centro di Ovada
OVADA – L’arte al di fuori degli spazi canonicamente utilizzati per ammirarla. Un nuovo allestimento che potrà essere visitato fino a gennaio e diventare luogo di incontro, scambio di idee e impressioni. Le opere che raccontano degli artisti espositori e del loro “universo”.
Sono Lucia Bianchi e Mariano Peruzzo, biologo originario di Cassinelle noto anche per il suo impegno nella promozione del territorio di provenienza e per la sua vena creativa, ad animare “Dubbi eterni sul diretto nesso tra i legami e il tempo stesso” realizzato all’interno del negozio d’abbigliamento MiaCaro31 in piazzetta Stura alle porte del centro storico.
«Sono sempre stata sensibile all’arte in ogni sua forma espressiva – racconta Carolina Malaspina, non nuova a questo tipo di iniziative -. Io stessa vengo da un percorso di studi di questo tipo. Mi da sempre una grande gioia trasformare il mio spazio commerciale in una sala espositiva, farne occasione per incontrare gente e viverlo in modo diverso».
Le schiene di Lucia Bianchi contro la violenza sulle donne
Da giovedì la mostra presso la Biblioteca di Tagliolo. Alle 21 la presentazione con un dibattito
Accompagna la mostra anche una dedica al grande Franco Battiato, scomparso qualche mese fa, un maestro per il mondo col quale descriveva il tempo ma anche i rapporti che si rafforzano o si indeboliscono con il suo trascorrere. «Le mie opere – aggiunge Bianchi che si presenta in una veste un po’ diversa da quella già sviluppata con “Schiene” – sono foto di gabbie e lucchetti di oggetti deteriorati dal passare delle stagioni su cui si è posata la pesante patina del trascorrere degli anni. C’è solo la foto di una rosa con la “gabbia aperta”, non intrappolata da legami perché la rosa naturalmente e inevitabilmente ha un suo ciclo e la natura farà il suo corso».
Accanto a questo l’arte del possibile di Mariano Peruzzo, l’intenzione di nobilitare gli oggetti restituiti dal mare e valorizzarli. Alla mostra si potrà accedere negli orari di apertura canonici dell’attività rispettando le norme di prevenzione in vigore. «Gli spazi sono ampi – assicura Malaspina – ma è giusto che tutti possano avvicinarsi alle opere con la sicurezza necessaria». Gli orari di apertura sono al mattino, tra le 9.00 e le 13.00, al pomeriggio tra le 15.30 e le 19.30.