Truffa del Reddito di Cittadinanza: 28 deferiti a Casale
Danno erariale complessivo da 229mila euro
CASALE – La Polizia Locale di Casale Monferrato ha deferito all’Autorità Giudiziaria 28 persone per truffa aggravata: percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza.
L’indagine era iniziata nell’ottobre scorso a seguito di una segnalazione pervenuta dagli uffici comunali del Comune circa presunte irregolarità relative all’effettiva residenza in città di 29 percettori il reddito di cittadinanza, condizione necessaria al fine dell’ottenimento del sussidio.
A seguito della segnalazione, sono stati avviati accurati accertamenti attraverso i vigili di quartiere che, grazie alla conoscenza del territorio, sono riusciti ad accertare che 28 delle 29 persone segnalate risultavano non essere mai state residenti: in alcuni casi perché assolutamente sconosciute agli indirizzi dichiarati, in altri perché gli indirizzi dichiarati sono risultati inesistenti.
Solo tre degli indagati, ancorché mai iscritti all’anagrafe cittadina, sono risultati in passato temporaneamente domiciliati in città, in quanto tracciati durante le operazioni di sgombero coattivo di alcuni immobili di proprietà dell’Agenzia Territoriale per la Casa effettuato dalla Polizia Locale nel 2014.
È stato altresì accertato che la quasi totalità delle istanze per l’ottenimento del sussidio sociale erano state presentate presso un Caf cittadino, estraneo ai fatti. Tutta la documentazione presentata dagli indagati per ottenere il sussidio è stata acquisita e trasmessa alla Procura della Repubblica di Vercelli.
A conclusione dell’attività di indagine, coordinata dal comandante Vittorio Pugno, è stata immediatamente inoltrata una segnalazione all’Inps al fine della sospensione dei sussidi elargiti a decorrere dal 2020. Il danno erariale complessivo per i sussidi indebitamente percepiti ammonta a 229.000 euro.
«Vorrei evidenziare l’impegno profuso dai vigili di quartiere per i circostanziati accertamenti svolti e la sinergia con i colleghi degli uffici comunali che hanno contribuito fattivamente e con grande competenza all’avvio delle indagini», ha sottolineato il comandante Pugno.