Nel ricordo di Cinzia Avigo e delle vittime del Covid
Lunedì pomeriggio al "Galliano" l'omaggio del sindaco Lucchini e del direttore dell'Asl Vercellino
ACQUI TERME – Nel pomeriggio di ieri, lunedì 20, all’ospedale Galliano si è svolta la commemorazione in ricordo di Cinzia Avigo, la Oss del nosocomio acquese deceduta a novembre dello scorso anno, e di tutte le vittime del Covid. Per l’occasione il sindaco Lorenzo Lucchini insieme al direttore generale dell’Asl Al Luigi Vercellino hanno ringraziato gli operatori sanitari dell’ospedale, sottolineando gli sforzi e i grandi sacrifici messi in atto ogni giorno dall’insorgere della pandemia.
“Il ringraziamento più grande a tutti i sanitari”
“Da tempo volevano dedicare un momento come questo agli operatori sanitari che hanno dovuto affrontare i momenti più duri della pandemia – ha dichiarato il sindaco Lucchini – e in particolare alla nostra Oss Cinzia Avigo, scomparsa proprio a causa del virus. In questi giorni stiamo assistendo a una recrudescenza della pandemia, quindi a maggior ragione voglio invitare tutti coloro che ancora non si sono vaccinati a farlo nel più breve tempo possibile. Il vaccino è l’unico rimedio alla diffusione del virus”.
“Ovviamente il carico più grande della prima fase pandemica lo hanno avuto i sanitari – ha rimarcato il direttore Vercellino – che hanno dovuto affrontare un’ondata sconosciuta. Ricordo come ogni giorno, in particolare durante la prima ondata, si cercava di organizzarsi per mettere un argine a un virus allora sconosciuto. Il plauso va a tutto il personale, qualcuno purtroppo ha pagato con la vita, come è purtroppo accaduto a Cinzia Avigo”.
Dopo aver ringraziato la stessa Azienda Sanitaria per la grande mole di lavoro portata a termine da marzo 2020 a oggi, Lucchini ha voluto ricordare l’importante ondata di solidarietà giunta ai sanitari da parte di tutta la città: “Acqui si è dimostrata una città particolarmente coesa. Il quadro realizzato da Diego Bormida è un po’ il simbolo di un’intera comunità che si è mossa per cercare di dare una mano anche attraverso l’asta benefica a favore dell’ospedale che si è svolta lo scorso anno. Il quadro di Diego Bormida fu comprato da Maurizio Levo, che poi lo ha donato all’ospedale. Con il ricavato dell’asta benefica abbiamo potuto acquistare una notevole quantità di dispositivi proprio quando era difficile riuscire ad avere i necessari approvvigionamenti. Voglio ringraziare anche tutti gli operatori che non operano in ospedale ma che negli ambulatori e nei centri vaccinali stanno dando un importantissimo contributo per contrastare la diffusione del virus”.