Il Teatro torna al Comune: trovato l’accordo con il curatore fallimentare Aspal
Si pagano i creditori e si riottiene il diritto di superficie dell'immobile
ALESSANDRIA – Non sarà discussa in Consiglio comunale questa sera perché manca il parere del Collegio dei Revisori dei Conti che dovrebbe arrivare a giorni (si spera entro giovedì per l’altra seduta di Consiglio già convocata), ma la commissione Bilancio ha esaminato la proposta dell’amministrazione comunale che ha trovato finalmente l’accordo con la curatela fallimentare di Aspal per chiudere la procedura del fallimento “in bonis” e riottenere così il diritto di superficie del Teatro Comunale in seno alla società partecipata.
“Palazzo Rosso salderà una somma, pari a 294 mila euro, per pagare i creditori terzi (cioè entra Comune) rinunciando ai crediti che vanta da Aspal e azzerando la somma che avrebbe dovuto dare alla partecipata e ottenendo così la chiusura del fallimento”.
Che significa che il giorno dopo torna in mano al Comune il Teatro Comunale, cioè il diritto di superficie di quell’immobile. E anche la stessa Aspal, a questo punto, torna all’amministrazione comunale che dovrà procedere a metterla in liquidazione.
Un’operazione importante, “voluta da questa amministrazione tanto da averla inserita anche nell’ultima nota di aggiornamento al Dup” ha spiegato l’assessore Cinzia Lumiera.
“Un procedimento corretto” secondo il legale di Palazzo Rosso, l’avvocato Calcagni. Che si era espresso negativamente ormai un paio di anni fa quando con l’allora curatore fallimentare, avvocato Bianchi, si era provato a trattare e a fare una proposta ” molto simile a questa” come ha ricordato il consigliere Pd, Enrico Mazzoni.
“Ma in allora mi opposi – ha spiegato Calcagni dall’ufficio avvocatura – perché non lo ritenevo un procedimento legittimo essendo in una procedura extra-fallimentare. Elargire somme di denaro a compensazione di debiti/crediti fuori dal fallimento andava contro la legge e metteva il Comune a rischio danno erariale“. Oggi è diverso. E tutto sembra fatto a regola d’arte.
Anche sotto l’aspetto contabile, “la cifra ad esborso è a bilancio” ha confermato il dirigente, dottor Specchia. E sarà inserita prima dell’approvazione del rendiconto 2021, con un aggiornamento di bilancio, ma solo per togliere la somma di circa 80 mila euro derivante da Imu sul Teatro Comunale che sarebbe dovuta arrivare per il 2020-2021 da Aspal.