Il 3 ottobre è la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
Oggi, 3 ottobre, si celebra la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione in occasione dell'anniversario del naufragio al largo di…
Il 18 dicembre ricorre la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, istituita nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione dell’approvazione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, avvenuta in questa data dieci anni prima. La giornata si pone come scopo quello di prevenire lo sfruttamento e mettere fine ai movimenti clandestini o illegali, stabilendo le condizioni minime di riconoscimento e accettazione del migrante a livello universale .
L’idea inizia a prendere forma quando nel 1972 persero la vita 28 lavoratori originari del Mali, a causa di un incidente di un camion (che trasportava macchine da cucire) avvenuto sotto il tunnel del Monte Bianco: sul mezzo erano nascosti i migranti, che in direzione della Francia, erano alla ricerca di un lavoro. In seguito alla tragedia, le Nazioni Unite decisero di occuparsi attivamente sulle condizioni dei lavoratori migranti.
Il 3 ottobre è la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
Oggi, 3 ottobre, si celebra la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione in occasione dell'anniversario del naufragio al largo di…
Così nel 1979 l’Onu crea un gruppo di lavoro con il compito di redigere una apposita Convenzione che possa contemperare le posizioni dei Paesi di provenienza dei flussi migratori e quelle dei Paesi destinatari. Ma solo il 18 dicembre del 1990 la Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie vede la luce ed entra in vigore nel 2003 dopo il raggiungimento delle ratifiche previsto. Purtroppo ad oggi, la Convezione ha ricevuto solamente 47 notifiche, di cui la maggior parte dai Paesi da cui provengono i migranti, mentre l’Italia, come gli altri Paesi europei, non hanno sancito l’accordo. Così nel 2010 le Nazioni Unite hanno indetto una campagna globale per promuoverne la ratifica.
La Convenzione riconosce la situazione precaria e vulnerabile dei lavoratori migranti, promuovendo così condizioni di lavoro adeguate e dignitose. Presenta una guida per l’elaborazione di politiche nazionali in materia di migrazione basate sul rispetto dei diritti umani, combattendo i contesti di abuso e sfruttamento.
L’Unicef Italia, da tempo dedito alla causa, si impegna costantemente sui diritti dei migranti e sull’affermazione del principio di non discriminazione.
La tutela dei diritti dei lavoratori migranti dovrebbe essere un tema di interesse per tutti, in quanto in un mondo globalizzato i confini del lavoro vengono sempre di più abbattuti: la definizione legittima dei loro diritti incidono sul benessere collettivo, in quanto chiunque può diventare un lavoratore migrante.