“L’amor pe’ i peccatori” conclude il ciclo dantesco in biblioteca
Sarà proiettato il documentario realizzato da Maurizio Scordino, Alessia Carrea e Sergio Adreani
SERRAVALLE SCRIVIA — La biblioteca di Serravalle Scrivia concluderà stasera alle 21.00 il ciclo di incontri dedicati a Dante, nel settimo centenario dalla sua scomparsa, con un evento che ne discute l’attualità di pensiero: “L’amor pe’ i peccatori”. «L’iniziativa rientra a pieno titolo tra le iniziative nazionali dell’anno dedicato alle celebrazioni dantesche, le quali non potevano certo mancare anche nella proposta culturale per il 2021 che la nostra amministrazione ha saputo offrire ai propri concittadini», sostiene Daniela Zino, consigliera comunale con delega alla Cultura.
A tale riguardo, infatti, sarà proiettato il filmato L’amor pe’ i peccatori, prodotto dal Comune di Pasturana e già ammesso, la scorsa primavera, al premio patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali Il maggio dei libri. Si tratta di «un vero e proprio esperimento sociale tradotto in un’intervista collettiva che – come precisa il sociologo Maurizio Scordino, responsabile del progetto – per quanto rigorosamente organizzato sul piano scientifico da Alessia Carrea, che introdurrà la proiezione, si presenta con toni assai leggeri e accessibili a tutti».
Infatti, all’interno della proiezione – le cui riprese e il montaggio sono del webmaster serravallese Sergio Adreani – un campione rappresentativo di persone: selezionato per sesso, età e scolarizzazione, si confronta sugli episodi più noti della Divina Commedia, dimostrando – come spiega il direttore della biblioteca Marcus Risso che introdurrà- «L’incredibile contemporaneità di un dibattito tutt’altro che concluso. Si tratterà di un’operazione – prosegue ancora Risso – nella quale i necessari momenti di alta esegesi su quanto di contemporaneo possa essere ancora oggi attribuibile al “Padre della letteratura italiana”, saranno fruibili da chiunque, grazie alla straordinaria capacità divulgativa della professoressa Lucina Alice (classicista e docente presso il liceo “Amaldi” di Novi Ligure n.d.r.), alla quale abbiamo affidato il commento critico del lavoro proposto agli spettatori. Compresi quelli, speriamo pochi – sorride Risso – che non hanno mai letto Dante».