La “CasaRosa” creativa e solidale: “Facciamo sorellanza”
Il collettivo femminile fa aggregazione per prevenire disagi e solitudine, «e per Natale diamo colore alla città»
ACQUI TERME – “Xenia ” è un’antica parola greca che racchiude in sé il concetto di ospitalità e accoglienza, ed è proprio lo spirito di accoglienza che alimenta la ragion d’essere dell’associazione CasaRosa di Xenia, nata ad Acqui Terme nel 2019, “un luogo di incontro per le donne creato dalle donne”. Un collettivo “al femminile” attento e creativo che realizza progetti e momenti di condivisione per fare beneficenza e offrire a chiunque ne senta il bisogno l’opportunità di partecipare a occasioni di incontro.
“Facciamo “sorellanza” – spiega Mariangela Tardito, vicepresidente dell’associazione – cercando di cogliere i messaggi molto spesso non detti di chi attraversa momenti difficili, tra le mura domestiche o anche a livello interiore. Lavoriamo sul concetto di aggregazione per prevenire qualunque tipo di disagio o episodio di violenza contro le donne”.
CasaRosa di Xenia comprende anche uno staff di professionisti, “due avvocate, due psicologi, una ginecologa e una dietista. Ciò che cerchiamo di fare è cogliere il momento precedente all’insorgere delle conseguenze di una determinata problematica. Nel caso in cui ci rendiamo conto di avere a che fare con un’effettiva emergenza ci rivolgiamo a realtà come il Centro antiviolenza “La Fenice” e a Me.Dea Onlus”.
Un gruppo sempre attivo
Le attività alle quali si dedicano le “sorelle di Xenia” sono davvero variegate, alcune di queste si svolgono a cadenza settimanale: “Abbiamo i nostri “lunedì del benessere”, che si tengono ad Acqui nel salone dell’ex Kaimano, durante i quali organizziamo incontri con esperti di discipline legate al benessere psicofisico. Il martedì ci incontriamo da Camelot, il locale dove ci riuniamo per lavorare all’uncinetto e creare le coperte che poi doniamo alle associazioni che si occupano di violenza sulle donne. Inoltre abbiamo un coro tutto al femminile, e un laboratorio di scrittura creativa dal quale quest’anno è nato il concorso letterario “Dedicato a lei””. Ma non finisce qui, perché il collettivo di “Casa Rosa ” ha anche pubblicato due libri, “il cui ricavato – sottolinea Mariangela – va alla ricerca contro il cancro alla mammella”.
In programma c’è anche una raccolta di ricette tradizionali realizzate con ingredienti tipici della cucina “povera” piemontese. In questo caso i proventi saranno destinati alla mensa della Caritas di Acqui, “grazie alla quale abbiamo anche una sede, un alloggio che ci è stato lasciato in comodato d’uso”.
Anche artiste di strada
Con l’approssimarsi delle feste, poi, l’associazione ha deciso di portare per le vie della città termale un po’ di spirito natalizio con un’iniziativa davvero originale. Il progetto si chiama “RallegrAcqui” e si rifà al concetto di urban knitting, un’arte di strada costituita da esposizioni colorate di opere fatte con tessuti lavorati a maglia o a uncinetto installate su arredi urbani e nei luoghi pubblici. “Con coperte e piccoli pupazzi realizzati a mano abbiamo decorato alberi, piloncini e panchine di alcune vie del centro”. Il “fil rouge” delle installazioni è una storia di Natale appositamente inventata da Mariangela Tardito che ha come protagonista nonna Rosa Granny – raffigurata dal pupazzo interamente fatto a mano che da settimane “staziona” su una panchina di piazza Levi davanti al Municipio – e il suo nipotino Natalino. “Da piazza Levi si snoda un percorso a tappe che si sviluppa attraverso diversi capitoli della storia illustrati nelle vetrine di alcuni esercizi commerciali. Ogni tappa è caratterizzata da decorazioni ogni volta diverse. Il percorso termina in piazza Italia, alla casetta di Babbo Natale”.
Tra i sogni nel cassetto di Mariangela c’è anche un festival dedicato proprio all’arte dell’urban knitting, “anche detta “yarn bombing”. Sarebbe davvero bello riuscire a organizzare un evento simile ad Acqui, una città che ha tanto bisogno di un po’ di allegria e colore”.
I vandali, però…
Come noto la maleducazione non va mai in vacanza, nemmeno sotto Natale. Qualche “furbone”, infatti, negli ultimi giorni ha pensato bene (si fa per dire…) di portare vie alcune decorazioni arrivando persino a distruggere il pupazzo di nonna Rosa Granny: «Davanti a certi episodi rimaniamo davvero senza parole. Che fastidio può dare un pupazzo su una panchina? Ciò che ci auguriamo è che almeno si tratti soltanto di qualche ragazzino un po’ troppo esuberante». Nonna Rosa, a ogni modo, nel giro di qualche ora è stata ricomposta e ora è di nuovo al suo posto, seduta sulla panchina di piazza Levi.
Il progetto “RallegrAcqui” proseguirà fino al giorno dell’Epifania, «e il 23 dicembre alla casetta numero 10 in corso Dante chi vorrà potrà ritirare coperte e decorazioni in cambio di una piccola offerta».
L’associazione
L’associazione CasaRosa di Xenia è nata nel 2019 su iniziativa di un gruppo di donne e amiche residenti nell’Acquese. Maura Gera è la presidente. La mission del collettivo al femminile è prevenire gli episodi di violenza sulle donne e monitorare su eventuali situazioni di disagio. CasaRosa di Xenia comprende uno staff di professionisti (due avvocate, due psicologi, una ginecologa e una dietista) e uno sportello di ascolto aperto tutti i mercoledì dalle 17 alle 18 (occorre prenotazione al numero 351 6575853).