L'ex Terminal Messina di Casale? «Diventi hub per il treno storico»
Alessandro Abbate chiede al sindaco Federico Riboldi una delega in merito
Il consigliere comunale di Italexit la propone al sindaco Federico Riboldi
CASALE – Nuova suggestione dal consigliere comunale casalese di Italexit Alessandro Abbate. Il giovane ex esponente dei civici di Ritrovare Casale torna con uno dei suoi ‘cavalli di battaglia’, il treno storico, per proporlo in un’abbinata con la settembrina Festa del Vino del Monferrato. La prospettiva, spiega, incontrerebbe anche l’interesse (almeno da un punto di vista embrionale) dell’amministrazione comunale.
«Il treno della Festa del Vino potrebbe essere la svolta per la tanto acclamata festa casalese? – Si chiede Abbate – L’ultima edizione fu la più grande (dice in riferimento all’ultima pre-pandemia, nel 2019 nda). Propongo al sindaco di farla diventare ancora più grande. Di farla diventare una festa di interesse internazionale sulle orme dell’Oktoberfest. Tutti parlano, stimano, apprezzano e consumano il vino. Il prodotto italiano nella scelta delle preferenze la fa da padrona».
L'ex Terminal Messina di Casale? «Diventi hub per il treno storico»
Alessandro Abbate chiede al sindaco Federico Riboldi una delega in merito
Prosegue Abbate: «Tutti noi casalesi almeno una volta abbiamo immaginato una Festa del Vino di carattere nazionale e internazionale, sponsorizzata in tutta Italia e in Europa. Questo perché è la festa più sentita per noi e chiunque abbia interesse amministrativo come me ha sempre provato ad immaginare una festa in grado di attrarre insieme ai turisti, anche investimenti e soldi per il commercio e la vita della città. Ma sponsorizzare non significa solamente mettere annunci in giro per il paese. Significa dotare la festa di un’infrastruttura se così si può definire che faccia convogliare le persone all’interno di essa».
Quindi, il treno: «Un treno storico dedicato che parta da Milano (città internazionale) e percorra la Casale-Mortara, attraversando il territorio, dando la possibilità ai comuni della linea di diventare protagonisti e che termini il proprio viaggio proprio alla Festa del Vino, incrementando il bacino di accessi e la possibilità di visibilità per la nostra città. Una festa del genere, considerando il consumo medio di vino e il gradimento altissimo nel nostro paese, se giustamente servita e sponsorizzata potrebbe essere in grado di fare la differenza per le sorti economico/turistiche della città anche se da casalese, riprendendo una frase corretta che disse il vicesindaco Capra due anni fa in occasione di un dibattito, la Festa del Vino non deve essere snaturata. Ma perché non incrementarla? Perché non farla durare di più, ingrandirla, servirla degnamente e metterla al centro di un serio progetto di marketing in grado di arrivare anche oltreconfine? Ricordo inoltre che far ripartire la linea Casale Mortara attraverso l’utilizzo iniziale di un treno storico potrebbe essere proprio l’occasione giusta per mettere in evidenza alla Regione il fatto che quella linea può e deve tornare a vivere, dando una dimostrazione di concretezza, mettendoci finalmente sopra un treno. Meglio lasciarla così a marcire inutilizzata, ristrutturata coi nostri soldi? Lancio il mio appello al sindaco per far si che quando si potrà tornare alla Festa del Vino tradizionale che tutti noi amiamo, essa possa diventare una possibilità per questa città e non solo una festa. I treni storici negli altri territori e anche in Piemonte sono ormai un’iniziativa di successo e stanno portando ossigeno e novità al turismo locale laddove si è presa la decisione di farli transitare. Tutti i treni storici conducono a qualche festa o manifestazione turistica e per casale questo progetto sarebbe l’ideale, tornando inoltre a dare vita alla stazione che ormai vige in uno stato di incertezza e tristezza perenne a causa del taglio delle linee ferroviarie».