Con le Pigotte della “Saracco” l’integrazione si tocca con mano
Al laboratorio partecipano gli alunni, le loro nonne e le donne della Comunità "Mandela" di Visone
ACQUI TERME – Un laboratorio dove si lavora “con mano” allo scambio interculturale e intergenerazionale. Alla scuola elementare “Saracco” di Acqui Terme, infatti, bambini, nonne e ragazze migranti fino alle feste natalizie – il progetto ha preso il via martedì 7 – collaboreranno in stretta sinergia per creare le Pigotte dell’Unicef, le famose bambole con il cui ricavato l’organo delle Nazioni Unite sovvenziona i propri progetti nel mondo.
“Insieme in uno spirito di universalità”
Il team di lavoro sarà composto dagli alunni di alcune seconde classi dell’Istituto Saracco coadiuvati da alcune nonne che hanno deciso di abbracciare il progetto mettendosi a disposizione al fine di aiutare i nipoti nella composizione delle bambole. Insieme a loro le donne ospitate dalla Comunità di San Benedetto al Porto partecipanti al laboratorio di sartoria sociale della Cascina “Nelson Mandela” di Visone. Il tutto con il sostegno del Comitato Unicef di Alessandria, che con grande entusiasmo ha accolto l’iniziativa.
“La prossimità di bambini ed anziani – spiegano i responsabili di San Benedetto – stimolerà lo scambio generazionale in una chiave di reciprocità, favorendo nei bambini occasioni di conoscenza con la generazione dell’esperienza e negli anziani un ulteriore occasione di socialità. La presenza delle donne potenziali vittime di tratta, invece, farà da apripista ad un dialogo interculturale con i minori e le loro nonne. La consapevolezza della diversità culturale potrà essere letteralmente toccata con mano nella realizzazione delle Pigotte, che saranno abbigliate con vestiti etnici riprendendo lo spirito di universalità della bambola stessa”.
Gli abiti delle Pigotte saranno realizzati con tessuti di scarto recuperati e trasformati dalle donne della Comunità Mandela all’interno del Progetto “Ricuci e Ricicla”, avviato dalla Comunità di San Benedetto al Porto con il Comune di Visone. Un’occasione di sensibilizzazione e confronto sulle tematiche ambientali e sulla cultura del dono, del riuso e del riciclo, per un nuovo stile di vita ispirato all’idea di non sprecare.
“Il laboratorio sarà la giusta occasione di confronto tra persone che, come ripeteva don Gallo, hanno voglia di “osare la speranza”, e di contaminarsi con l’inclusione, la solidarietà e il rispetto, e che in questo caso trovano nella scuola la palestra che offre loro occasioni di crescita interiore”.