Canile di Acqui, c’è bisogno di volontari!
Dede Pronzato: "Si acquistano con troppa leggerezza, e poi li portano a noi..."
ACQUI TERME – Sui social network si affastellano post relativi all’avvistamento di cani scappati in giro per l’Acquese. Il Canile di Acqui Terme, anche su questa criticità, è un punto di riferimento. Infatti l’associazione che gestisce la struttura, il Gruppo Volontari per la tutela degli animali, oltre alla custodia degli oltre 90 animali, ha il munus della raccolta dei randagi nelle valli Bormida ed Erro. «Sono sempre di più – commenta la presidente Dede Pronzato – anche di animali di razza, col ‘chip’, comprati molte volte su internet senza avere il minimo senso di responsabilità e sensibilità sulle loro esigenze». Cani custoditi male che quindi alla prima occasione scappano diventando anche un pericolo per la circolazione stradale. «E a noi ci tocca andare a prenderli!» lamenta l’intervistata. In teoria i padroncini sarebbero passibili di multa, ma attesa la delega dell’intervento alla onlus, viene meno la potestà sanzionatoria della polizia.
“Occorre conoscerli i cani prima di comprarli”
«Documentatevi prima di comprare un cane! – intima Pronzato – Le razze hanno caratteristiche ed esigenze peculiari che devono essere conosciute. Altrimenti si rischia di entrare in conflitto». Così succede che, non percepiti alcuni segnali di fastidio, il cane morda o minacci chi lo sollecita. «Si presentano in canile per ‘scaricare’ il loro animale perché ritenuto pericoloso per sé o i figli – spiega – Altre volte, soprattutto in questo periodo, ci vengono lasciati perché si vive in ristrettezze economiche».
La ripartenza ha registrato un ritorno dei tradizionali sostenitori alimentari. «Non manca il cibo – riferisce – mancano i volontari: la struttura ha bisogno di forza lavoro per mille impieghi. E poi adozioni serie. I nostri cani nono sono certo cuccioli, ma hanno ancora tanto amore per chi li adotta».
Infine un consiglio: «Per natale non regalate un cucciolo se non avete possibilità economiche, di tempo e spazio. All’inizio sono piccoli, ma nel giro di quattro mesi diventeranno grandi…come l’impegno che richiedono».