Lucchini: “Allo studio una casa di comunità per i più fragili”
"Fornirà assistenza socio-sanitaria ad anziani, malati cronici e indigenti"
ACQUI TERME – “In questo momento in città abbiamo una ventina di persone isolate a domicilio in quanto positive al test Covid. La situazione a ogni modo è sotto controllo, così anche in ospedale, dove non si registrano situazioni preoccupanti. Continua l’attività di controllo all’interno degli esercizi commerciali e dei ristoranti per mantenere una soglia di tranquillità”: con queste parole il sindaco Lorenzo Lucchini ha aggiornato la cittadinanza sulla situazione contagi sul territorio comunale. Il primo cittadino, però, ha anche annunciato un progetto in fase di sviluppo che prevede la creazione di una “casa di comunità” che fornirà assistenza socio-sanitaria alle persone più fragili e agli indigenti.
“Casa di comunità? Ex caserma o Villa Mater”
“In settimana si è tenuto un incontro tra i sindaci centro-zona con i dirigenti dell’Azienda Sanitaria per parlare di un piano di sviluppo da attuare attraverso i fondi del Pnrr e dell’insediamento dei cosiddetti Ospedali di comunità, o Case della comunità, strutture dove si avvia un servizio di assistenza sociale e sanitaria per persone particolarmente fragili come anziani, malati affetti da patologie croniche e persone in condizioni di disagio economico.
Inizialmente si era presa in considerazione la possibilità di realizzare un ospedale di comunità in uno dei piani non ancora certificati del nostro ospedale, poi la Regione ha dato disponibilità per una casa della comunità, struttura che non opera h24 ma che ha necessità di uffici e ambulatori per assistenti sociali, medici curanti e personale infermieristico. In un primo momento questo spazio era stato individuato negli spazi dell’ex caserma, perché sede molto centrale. Successivamente l’Azienda ha valutato l’insediamento a Villa Mater in via Alessandria. Devo dire che entrambe le sedi possono essere idonee. Ciò che ci rincuora – ha aggiunto Lucchini – è vedere l’effettiva volontà dell’Azienda di andare a iniziare quel piano progettuale da tempo indicato per ottenere una piastra ambulatoriale in grado di ottimizzare l’uso del personale infermieristico e in prospettiva di darci qualche specialità in più che possa fare attività ambulatoriale nella nostra struttura ospedaliera. Nei prossimi giorni, a ogni modo, avrò altri incontri con l’assessore regionale Icardi e il direttore generale di Asl Al Vercellino”.