«Il quadro? Stabile. Noi siamo i migliori in regione»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Il quadro generale è sostanzialmente stabile, va però detto che sul bilancio settimanale incidono maltempo, giorno di festa e pochi tamponi processati.
È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell’Upo, che nell’analizzare i dati della pandemia parla di «tendenza confermata, anche se il Piemonte, pur correndo sempre più velocemente di Italia e Lombardia, evidenzia qualche segnale di rallentamento».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, la nostra regione conquista un poco ambito primato, a quota 180; seguono l’Italia a 176, la Lombardia a 151 e Alessandria a 89.
«In termini di numeri assoluti – aggiunge Bianchi – il Piemonte sale da da 5819 a 7671 nuovi casi settimanali, 1852 in più, con una variazione percentuale pari al 32%. La media giornaliera recita 1096».
Il traino è rappresentato come al solito da Torino, ma anche Cuneo e Novara incidono parecchio. Con pochi tamponi processati, sale la percentuale di asintomatici (era al 58%, è al 61%), ma cresce notevolmente il tasso di positività.
«Sette giorni fa – conferma il professore – era all’1,5%, adesso siamo addirittura al 2,1%. Continua ad aumentare la pressione ospedaliera, perché le terapie intensive toccano il massimo relativo di 44, con tasso di occupazione al 7%, mentre i ricoveri ordinari sono 463 in totale e l’indice di saturazione pari al 7,9%. La buona notizia riguarda i decessi, stabili e su cifre basse: 15 in una settimana, con tasso di letalità allo 0,4%».
Alessandria non registra vittime da 23 giorni di fila, mentre i contagi settimanali scendono da 374 a 368. «Dato anomalo – conclude Bianchi – ma siamo comunque la migliore provincia del Piemonte: i casi al giorno sono 53 in media e i guariti sono 276 in più».