“Between Two Dawns” è il miglior film del 39esimo Torino Film Festival
Si è conclusa la 39esima edizione del Torino Film Festival (la seconda a cura di Stefano Francia di Celle), in programma dal 26 novembre al 4 dicembre scorso.
Sono 181 i film presentati, di cui 18 lungometraggi, 14 mediometraggi, 59 cortometraggi, 68 anteprime mondiali, 14 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 53 anteprime italiane, selezionati su più di 4500 opere visionate.
Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica – che viene attribuito ogni anno ad artisti che contribuiscono in modo originale, universale e senza tempo alla cultura cinematografica – è stato conferito a Monica Bellucci (che durante questa edizione del TFF ha anche condotto una Masterclass) quale «riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica».
La giuria – presieduta da Ildikó Enyedi (Ungheria) e composta da Alessandro Gassmann (Italia), Evgeny Galperine (Francia), Isabel Ivars (Spagna) ha laureato come Miglior Film “Between Two Dawns” (Turchia/Francia/Romania/Spagna), opera prima del turco Selman Nacar, con la seguente motivazione: «Un film che riesce, con straordinaria capacità di scrittura e regia a raccontare una storia credibile, che ci fa ridere, emozionare e che ci sorprende. Un film maturo, diretto con sobrietà intelligente e che rivela un nuovo grande talento».
Il Premio speciale della giuria è andato ex aequo a “El Planeta” di Amalia Ulman (USA/Spagna), «per la sua denuncia lievemente comica ma ugualmente emozionante dell’incerto futuro dell’Europa e del declino della società moderna esposta attraverso la particolare relazione madre e figlia», e a “Feathers” di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Paesi Bassi/Grecia), che si qualifica «un autore potente, audace ed espressivo che domina con maestria i numerosi livelli del linguaggio cinematografico».
La Miglior attrice del TFF 2021 è Gong Seung-Yeon per il film “Aloners” di Hong Seong-eun (Corea del Sud). Secondo la giuria «è molto difficile suscitare emozioni profonde e complesse nello spettatore solo con la propria presenza. Questa giovane attrice ci ha condotto attraverso il film con gli strumenti composti ma estremamente espressivi della sua arte».
La laurea a Miglior attore è andata a Franz Rogowsky per il film “Grosse Freiheit” / “Great Freedom” di Sebastian Meise (Austria/Germania), in quanto «porta sulla sua faccia e sul suo corpo l’odissea raccontata dal film, attraversandola con dolore, disperazione e con un’intensità straordinaria».
Il Premio per la Miglior sceneggiatura è stato attribuito a “Une jeune fille qui va bien” di Sandrine Kiberlain (Francia), con la seguente motivazione: «Questa sembra una storia che tutti già conoscono ma è stata raccontata da una angolazione così innovativa e forte che suscita una lettura molto moderna e potente. Non è solo una storia dell’Olocausto. È una storia sull’amore per la vita e sulla scelta di non scendere a compromessi con chi attenta alla nostra libertà… perché se non li combattiamo fin dall’inizio, fin dai più piccoli segnali, potrebbe essere troppo tardi».
La medesima giuria di Torino 39 ha, inoltre, assegnato nella sezione Cortometraggi il premio come Miglior film a “Babatoura” di Guillaume Collin (Canada) e il Premio speciale della giuria a “Night” di Ahmad Saleh (Palestina); mentre la giuria di TFFDoc / Internazionale.doc, composta da Catherine Bizern (Francia), Kristina Konrad (Germania) e Michael Wahrmann (Israele), ha premiato come Miglior film “918 Gau” di Arantza Santesteban Perez (Spagna) e ha attribuito il Premio speciale della giuria a “Another Brick On The Wall” di Nan Zhang (Cina).
La giuria di TFFDoc / Italiana.doc, composta da Sara Fgaier, Annamaria Licciardello e Davide Maldi, ha valutato quale Miglior film “Rue Garibaldi” di Federico Francioni (Italia), assegnando, invece, il Premio speciale della giuria a “Commedia all’italiana” di Fabrizio Bellomo (Italia).
La giuria di Italiana.corti, composta da Beatrice Gibson, Max Viale e Carla Vulpiani, ha premiato come Miglior film “Giochi” di Simone Bozzelli (Italia), mentre il Premio speciale della giuria è andato a “La nascita di un regno” di Gaia Formenti e Marco Piccarreda (Italia).
Infine, la giuria composta da Paola Casella (Italia), Anna Maria Osmólska-Metrak (Polonia) e René Marx (Francia), ha assegnato il premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) quale Miglior film a “El Planeta” di Amalia Ulman (USA/Spagna).
‘Between Two Dans’, film vincitore
Riguardo quest’ultima edizione del TTF, Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema, ha sottolineato come «la sala cinematografica riconquista la sua centralità nella 39° edizione del Torino Film Festival, la seconda firmata da Stefano Francia di Celle. Un programma bello, molto interessante, ricco di spunti, che ben si accompagna all’istintiva voglia di immergersi nuovamente nel buio cinematografico. È un percorso verso il tanto desiderato ritorno alla normalità, che vede nel cinema, e nella cultura in generale, un forte e fondamentale passaggio nella ricerca di quella protettiva serenità che gli eventi culturali sanno così ben dare. Il ruolo di un ente come il Museo Nazionale del Cinema è anche questo, saper coinvolgere sia il visitatore che lo spettatore in un’avvolgente accoglienza, nutrendolo di conoscenza e spensieratezza al tempo stesso».
Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema, ha ricordato che «l’edizione del 2021 vede un ritorno in grande stile del Torino Film Festival, capace di stare al passo dei tempi, dei cambiamenti culturali e delle trasformazioni tecnologiche. Un posizionamento internazionale, che si avvale della main media partnership con la Rai e della media partnership con due delle più prestigiose riviste di settore: “Ciak” per il territorio nazionale e “Variety” per il resto del mondo. Agli ospiti di altissimo livello si aggiungono alcuni appuntamenti che segnano la cifra del festival, la sua anima e la sua forte interazione con il Museo Nazionale del Cinema. […] Il ruolo formativo del TFF continua proponendo appuntamenti per gli studenti, mentre l’anima giovane del festival ritorna con il restauro di “Santa Maradona” di Marco Ponti, film simbolo di una generazione».
Stefano Francia Di Celle, Direttore artistico del 39° Torino Film Festival, ha, infine, voluto mettere in risalto come «il ritorno alla sala cinematografica e l’incontro tra il grande pubblico (consolidata tradizione del festival) e gli autori è l’anima dell’intera manifestazione. Le 5 sezioni competitive ne compongono il cuore pulsante, riaffermando il nostro impegno primario nel proteggere e promuovere le opere di autori emergenti realizzate spesso da produttori indipendenti con molti professionisti giovani coinvolti, fortemente convinti che dare risalto a questo lavoro possa essere un utile contributo all’industria dello spettacolo e alla produzione culturale italiana e internazionale». Sotto il segno della sperimentazione del linguaggio cinematografico si sono rivelate anche le sezioni non competitive del Festival, a partire dall’omaggio ai cineasti Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, così come Le Stanze di Rol, nella sua proposta del cinema di genere, i film restaurati di Back to life, gli eventi, il focus Noi, le masterclass, sino a Incubator, nuova sezione con opere che sfidano le regole della rappresentazione, e Schermi eretici, spazio dedicato a storie di cinema non convenzionali.
L’obiettivo è stato principalmente quello di un ritorno alla normalità di un sistema dove la sala è protagonista, presentando opere degne di rilievo della stagione cinematografica a venire, in dialogo con tutte le forme di fruizione, dalla tv alle piattaforme, settori dove esiste un grande fermento e innovazione.
Nel concorso internazionale si è deciso di mostrare al pubblico 12 opere prime e seconde di respiro internazionale, mettendo in luce non solo il valore di nuovi autori ma anche il coraggio, la visione e le capacità di produttori, distributori e professionisti del cinema che investono in opere innovative.
Torino 39 Corti ha scelto di presentare 12 opere inedite in Italia, caratterizzate da grande varietà tematica e stilistica, con il fattore comune dell’attenzione e cura per ogni aspetto della macchina cinematografica: tenendo presente che i cortometraggi si sono ritagliati un ruolo sempre più importante e autonomo nel panorama internazionale.
Fuori Concorso Torino 39 si è rivelato, invece, un osservatorio estremamente stimolante della creatività del cinema contemporaneo, con grandi opere di produzione internazionale ma anche con opere importanti di registi esordienti, spesso di contesto italiano, dove nel periodo dell’emergenza sanitaria si sono continuati a mettere in cantiere progetti cinematografici.
Infine, il Premio curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) e intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo del Cinema – riconoscimento assegnato a una personalità del mondo del cinema che si è particolarmente distinta nel panorama italiano e internazionale – è stato conferito a Giuseppe Piccioni, regista che sin dai tempi del suo esordio con “Il grande Blek” ha saputo ritagliarsi uno spazio importante e personale, proponendo un cinema intimo, capace di scavare nei sentimenti e di indagare ogni più piccola piega dell’animo umano. Un cinema di personaggi, in cui le donne sono quasi sempre protagoniste e sono ritratte con originalità e profondità.
‘Laudatrice’ d’eccezione nella serata di attribuzione del premio è stata Margherita Buy, una delle attrici di riferimento di Piccioni e protagonista di uno dei suoi film di maggior successo: “Fuori dal mondo”, vincitore nel 1999 di ben cinque David di Donatello. Parallelamente è stata presentato il nuovo numero della rivista dell’AMNC “Mondo Niovo” 18-24 ft/s, interamente dedicato al regista.
La prossima edizione del TFF si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre 2022.