Alessandria - Cittadella, attaccare non basta
Decide un gol dopo 2' Mustacchio non ce la fa. Meravigliosa coreografia prima dell'inizio
Longo: "Il Cittadella no ci ha messo sotto, ma a noi continua a mancare la finalizzazione"
ALESSANDRIA – La differenza tra Alessandria e Cittadella? Il gol di Vita, dopo 80 secondi dal fischio d’inizio. Perché il divario, e i tre punti relativi, sono tutti in un verbo: finalizzare. Gli ospiti lo hanno fatto, anche a difesa schierata, i Grigi no.
Hanno sofferto, sicuramente, quella sciabolata al secondo giro di lancette, hanno messo la testa fuori, hanno creato, sono stati anche aggressivi. Ma siamo alle solite, e Moreno Longo lo sa bene: ci si può mettere tutto l’impegno possibile, la volontà, l’abnegazione, si può alzare l’intensità, ma se ai 25 metri è come se ci fosse un muro invalicabile, e non è fatto, solo, dagli avversari, tutto è vanificato.
“Nei primi 7/8 minuti abbiamo sofferto la loro aggressività, faticando a trovare ordine. Poi, però, abbiamo tirato fuori la testa e cercato di costruire l’opportunità per riequilibrare il punteggio. Non che non si sia creato, anzi, ma è mancata la stoccata finale, il colpo risolutore, la giocata negli ultimi 25 metri, dove fatichiamo sempre a tramutare quello che di buono facciamo. Contro un avversario che ama attaccare gli spazi abbiamo rischiato il giusto. Ma la mole di gioco prodotta – insiste il tecnico – deve essere valorizzata da un colpo, che non è arrivato“.
Cosa serve per sfatare il tabù degli ultimi 25 metri e alzare il peso offensivo? “Ci va qualità, lucidità, scelta, anche il colpo del giocatore. Le soluzioni possono essere molte: cross, attacco di profondità corta, tiro da fuori, ma serve anche la responsabilità di provare con più insistenza e tirare fuori il massimo”. Impegno e dedizione non si discutono – “i ragazzi sono encomiabili” – ma adesso è chiaro a tutti che non bastano. “Negli spazi stretti serve qualcosa in più“. E la qualià servirebbe anche nei piazzati e negli angoli. “Certo, calciare bene le palle inattive, in questa categoria, è mezzo gol. Anche quando si va sul fondo per il cross: lo abbiamo fatto spesso, ma con una qualità dei cross bassa. Che si fa? Si lavora per aumentare il coefficiente di colpo risolutore, che dobbiamo trovare”.
Alessandria - Cittadella, attaccare non basta
Decide un gol dopo 2' Mustacchio non ce la fa. Meravigliosa coreografia prima dell'inizio
Nel conto della gara anche il forfait di Mustacchio. “Mattia ha provato a rientrare: nel provino del mattino sentiva ancora male. Faceva troppa fatica, abbiamo preferito non rischiarlo, neppure in panchina”. I minuti in più di Bruccini? “Dall’inizio dell’anno non lo abbiamo praticamente mai visto, adesso avrà una settimana tipo, come anche Ba, per trovare una condizione accettabile e un minutaggio di almeno un’ora per partire dall’inizio, altrimenti saranno solo cambi”.
Fra tutte le avversarie il Cittadella è quella a cui l’Alessandria ha dato meno chili e centimetri. Eppure l’esito finale non è cambiato. “Sul piano della fisicità, l’Alessandria ha fatto una buona partita. A parte l’inizio, in cui siamo andati sotto in superiorità numerica in fase difensiva, abbiamo prodotto gioco. Il Cittadella non ci ha messo in difficoltà, ha trovato il vantaggio e ha speculato su ogni tipo di situazione. Noi abbiamo messo cuore, organizzazione, idee, ma tutto poi va concretizzato con una qualità offensiva che, in questo momento, fatica a venire fuori”.
Basterà il ritorno di Marconi, fra due settimane, a farla emergere? O servirà, comunque, un aiuto dal mercato? La combinazione dei due ‘requisiti’ è imprescindibile.