I santi di oggi, 6 dicembre, sono San Nicola, San Pietro Pascual e Sant’Apollinare
San Nicola è uno dei santi più venerati ed amati al mondo. E’ stato un vescovo greco di Myra, venerato da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
La vita del Santo
San Nicola nasce a Patara (Turchia) il 15 marzo 270 dopo Cristo. Si sa ben poco della sua infanzia. Il primo a parlarne nell’VIII secolo fu un monaco greco che scrisse di Nicola che sin dal grembo materno era destinato a santificarsi.
Man mano che il bimbo cresceva, dava segni di attaccamento alle virtù della carità e della castità.
Intorno al 300 il monaco si trasferì a Myra una città della Turchia; lì venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 durante la persecuzione di Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313.
Durante il concilio avrebbe condannato duramente l’Arianesimo, difendendo l’ortodossia. Gli scritti di Andrea di Creta e di Giovanni Damasceno confermerebbero la sua fede radicata nei principi dell’ortodossia cattolica. Ottenne degli aiuti durante una carestia a Myra e la riduzione delle imposte dall’Imperatore.
Viene considerato un santo mirobilita (santi il cui corpo, prima o dopo la morte, emana una fragranza o lascia colare olio profumato).
La morte
Morì a Myra il 6 dicembre dell’anno 343. Dopo la morte di San Nicola, le reliquie rimasero fino al 1087 nella Cattedrale di Myra.
Poi, quando la città venne assediata dai musulmani, Venezia e Bari entrarono in competizione per impossessarsi delle reliquie del Santo e portarle in Occidente. Sessantadue marinai di Bari organizzarono una spedizione marittima, riuscirono a sottrarre le ossa di San Nicola, arrivando con queste nella loro città il 9 maggio del 1087.
Da quel momento San Nicola fu conosciuto anche come San Nicola di Bari.
San Pietro Pascual
Nasce in Spagna, a Valencia, nel 1227 e viene istruito da un sacerdote di Narbona. Studia a Parigi insieme a san Tommaso d’Aquino e a san Bonaventura e poi gira l’Europa per dare conforto e assistenza ai prigionieri cristiani perseguitati. Viene arrestato a Granada e condotto dal sultano. Riceve del denaro da utilizzare come riscatto per la sua liberazione ma decide di usarlo per scagionare altri prigionieri che teme possano rinnegare la loro fede cristiana in cambio della libertà. In seguito, viste le numerosi conversioni che riesce a compiere, viene ucciso nel 1300. La sua canonizzazione avviene nel 1670.
Sant’Apollinare da Trieste
Apollinare visse a Trieste nel I secolo d.C. e fu un suddiacono dedito alla cura dei malati e artefice, secondo la leggenda, di guarigioni miracolose. Il governatore Lucinio giunto a Trieste da Roma, fece arrestare Apollinare non appena seppe di tali fatti e lo costrinse ad abiurare. Apollinare rifiutò e fu quindi condannato al rogo ma le fiamme non lo scalfirono. Gli fu quindi prima tagliata una mano e poi decapitato. Era il 5 dicembre del 142.
La Chiesa di Montuzza e l’adiacente convento dei frati cappuccini sono a lui intitolati.