Addio a Giovanni Meazzo, una vita per il ciclismo
Aveva 93 anni. Era stato corridore e poi al fianco del papà Vitalio nell laboratorio.
ALESSANDRIA – Il ciclismo, e tutto il mondo dello sport, perdono uno straordinario interprete, corridore, costruttore di bici, memoria e ‘cicerone’ al museo Acdb.
Si è spento pochi minuti fa Giovanni Meazzo, “Meassin” come lo chiamavano gli altri ragazzi della Siof, la prima scuola di ciclismo in Italia, voluta da Biagio Cavanna.
Aveva 93 anni, compiuti il 9 luglio, nato lo stesso giorno, mese e anno di Giuseppe Dottino, scomparso alcuni mesi fa. Da qualche tempo le sue condizioni di salute si erano aggravate e da pochi giorni era alla residenza per anziani ‘Basile’, dove è spirato.
Giovanni ha corso, vincendo anche gare importanti. Poi ha lavorato insieme al papà Vitalio in quel laboratorio – fabbrica di biciclette in cui spesso era ospite Fausto Coppi. E nella sua casa museo, in via Casalbagliano, conservava anche un compressore che il Campionissimo usava come sgabello mentre attendeva che Vitalio e Giovanni aggiustassero la bici.
Non mancava mai, il 2 gennaio, a Castellania.
Memoria preziosa della storia di Alessandria città delle biciclette, già per la mostra e poi per il museo, di cui è stato apprezzato ‘cicerone’ e a cui ha donato alcuni pezzi.
Da domani tutti potranno salutarlo alla Casa funeraia ‘Bagliano’, in attesa dell’addio in chiesa.