Sabato 11 un giorno di appuntamenti per la riqualificazione di Oltreponte
Momenti di confronto tra tecnici e cittadini per dar vita al progetto del Comune
CASALE – Finanziato con 30 mila euro dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ‘Prospettive urbane. Studi di fattibilità per la rigenerazione urbana’, il progetto ‘Oltreponte in centro’ entra nel vivo. Sono infatti in programma per sabato 11 dicembre una serie di appuntamenti nel quartiere casalese per dare il via alla progettazione da parte del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (Dist) del Politecnico di Torino, assegnatario dell’incarico, grazie al contributo ricevuto.
Il programma prevede alle ore 10 l’incontro con gli istituti superiori (una classe in rappresentanza di ogni scuola) all’oratorio di Oltreponte, mentre dalle ore 14 chi fosse interessato a portare il proprio contributo di idee e proposte potrà partecipare alla passeggiata nel quartiere, con partenza sempre dall’oratorio. La giornata si concluderà alle 15.30 con il workshop all’interno della parrocchia, che darà la possibilità ai partecipanti di evidenziare problemi, suggerire soluzioni, disegnare, progettare e confrontarsi con i progettisti del Dipartimento del Politecnico.
Gli interventi previsti riguarderanno in primis la riqualificazione degli spazi abitativi di edilizia sociale e la progettazione di nuovi spazi urbani nel quartiere nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali.
Ampio spazio anche al green, con l’idea di installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici, riqualificare lo spazio verde pubblico anche con la piantumazione di nuovi alberi nel quartiere, creare orti urbani, potenziare il servizio di Pedibus, installare panchine smart per la ricarica di eBike, dispositivi per la mobilità handicap e smartphone o una bacheca digitale o maxischermo a led.
Il progetto del Comune punta principalmente a favorire il senso di appartenenza al quartiere, sul migliorare la qualità della vita, sull’aumentare l’appeal immobiliare del quartiere, sul trasformare uno svantaggio (distanza dal centro città e area a rischio marginalità) in punto di forza (un bel posto in cui vivere, porta di accesso di qualità alla città), sul migliorare le relazioni sociali nel quartiere, con una particolare attenzione ai soggetti deboli e sul diventare un polo di attrazione, invertendo in parte l’attuale tendenza dei flussi: il quartiere può diventare infatti attrattivo per la fruizione del tempo libero anche dei cittadini di altri quartieri, con la conseguente rivitalizzazione delle attività commerciali.