Geirino: piscina, riapertura in primavera?
Previsti tempi lunghi dopo l'ondata di maltempo che ha danneggiato la struttura
OVADA – Bisognerà attendere almeno fino alla prossima primavera per il ritorno in attività della piscina del Geirino. A gelare le speranze degli appassionati del nuoto invernale è Mirco Bottero, presidente della società Servizi sportivi, che ha indicato nel prossimo mese di aprile la possibile data di ritorno in attività dell’impianto.
«Speriamo di farcela per allora» ha sottolineato Bottero, che descrive una strada ancora in salita per l’impianto, danneggiato e colpito duramente dalla piena dell’Orba dello scorso 4 ottobre. Oltre alla pulizia profonda delle tubature e, soprattutto, la sistemazione dei motori e delle caldaie, peraltro, bisognerà fare i conti anche con l’aspetto burocratico della vicenda.
Vincoli e responsabilità
«Gli interventi, in realtà, non richiederebbero tanto tempo: se riuscissimo a partire, ce la caveremmo in un paio di mesi – precisa Bottero -. Il problema è che dobbiamo aspettare il risarcimento da parte delle assicurazioni, per poter pagare le imprese che faranno i lavori, e anche l’ok della Regione a ricostruire i locali tecnici fuori terra: sull’area della piscina c’è un vincolo paesaggistico e urbanistico che ci aveva obbligati a realizzarli seminterrati, col risultato che in caso di alluvione finiscono sott’acqua. Dobbiamo risolvere il problema, non possiamo rischiare di affrontarlo di nuovo».
E mentre da Palazzo Delfino trapela una certa preoccupazione per queste tempistiche, dalla Servizi Sportivi si chiede una mano alle istituzioni, anche se, di fatto, il Comune non ha al momento responsabilità dirette sulla piscina, a fronte di una convenzione fino al 2043. E, dunque, è la società a dover affrontare la situazione attuale. «Speriamo tuttavia che Comune, Regione e Stato ci diano una mano – dice Bottero -. Noi faremo il possibile per riaprire ad aprile».