De Lorenzi: “Per un mese si è venduto un pezzo di città”
Anche il Partito Democratico punta il dito contro gli allestimenti natalizi in corso Dante
ACQUI TERME – Dopo l’ex sindaco Enrico Bertero, anche il Partito Democratico, nella persona del Consigliere Carlo De Lorenzi, interviene sull’allestimento natalizio della città bollente. «A volte anche un consigliere di minoranza può sbagliare o essere distratto – premette – Sta di fatto che se avessi letto con più attenzione la Convenzione tra il Comune e la società D&N di Casale che organizza il Villagio di Natale pubblicata, se non sbaglio, il 16 novembre sull’Albo Pretorio, avrei dovuto intervenire subito. Infatti in questa convenzione si dice chiaramente che, oltre alle 11 casette di legno fornite dal Comune, questa ditta casalese si impegna a fornire minimo (ripeto minimo) 20 “pagode” da sistemare in corso Dante, 31 punti vendita in Corso Dante e piazza Italia. Già qui si poteva capire il disastro».
E’ il numero delle installazioni a lasciare basito l’avvocato. «Abbiamo detto minimo 20 – sottolinea – E in teoria la ditta poteva metterne di più e al prezzo che voleva, introitandone integralmente l’affitto. Insomma si vendeva per un mese un pezzo di corso Dante a questa società casalese (plateatico e rifiuti gratis) che sostanzialmente poteva farne quello che voleva. E lo ha fatto. Ripeto che anche da una lettura superficiale si sarebbe potuto capire che sarebbe avvenuto quello che è successo».
Mea culpa, ma anche no: dito puntato verso chi firma le convenzioni. «Però se ho sbagliato io a non accorgermene, mi pare che altri soggetti, che pure avevano il dovere di leggere e capire e anche firmare questo accordo, che sono più esperti di me e che vengono anche pagati per farlo, abbiano compiuto lo stesso errore e in maniera più grave» conclude.