All’Eternit Bis gli epidemiologi: «Se c’è esposizione ad amianto, c’è sempre rischio»
Al banco all'udienza di ieri mattina Corrado Magnani e Dario Mirabelli
NOVARA – «L’incidenza di mesotelioma in Italia è globalmente elevata, ma non uniforme: è molto elevata nelle aree dove erano attive le industrie dell’amianto». È questo che mostra il grafico presentato dagli epidemiologi Corrado Magnani e Dario Mirabelli all’udienza di ieri mattina al processo Eternit Bis.
I due sono stati chiamati a sedersi al banco come consulenti tecnici del Pubblico Ministero durante il procedimento penale che vede come imputato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale di 392 vittime della fibra. Lo scopo della loro deposizione è stato dimostrare alla Corte d’Assise di Novara l’esistenza e la gravità di una correlazione tra mesotelioma ed esposizione all’amianto.
L’udienza è durata ben sette ore, senza che la difesa potesse procedere con il controesame, che è stato rimandato. I due ct nella loro presentazione sono partiti dal globale, collegandosi a numerosi casi nel mondo analoghi a quelli di Casale (come lo studio condotto sugli abitanti di Wittenoom, Australia), per poi concentrarsi sulla situazione monferrina. Un’analisi che gli ha permesso di affermare che «l’aumento della frequenza di mesotelioma dipende in primo luogo dall’esposizione – così da poter sottolineare che a Casale – tra gli uomini il 96,5% dei casi di tumore mesoteliale alla pleura e il 96,1% al peritoneo sono dovuti all’esposizione ad amianto nello stabilimento Eternit. Allo stesso modo anche più del 90% dei casi tra le donne lo sono».
Le conclusioni a cui sono giunti sono chiare: «Qualsiasi esposizione determina un rischio di mesotelioma – perché – non c’è un livello di esposizione ad amianto al di sotto del quale non esiste rischio». E ancora: «L’incremento (di tale pericolo nda) è maggiore per le esposizioni remote nel tempo rispetto a quelle recenti».
Tutti i dettagli della loro deposizione sul numero de ‘Il Piccolo’ di oggi. Si tornerà in aula lunedì prossimo, 6 dicembre. Attesi i primi consulenti tecnici delle parti civili.