Colletta alimentare: povertà in aumento, una mano a chi è in difficoltà
Oggi nei supermercati saranno presenti i volontari del Banco alimentare per raccogliere derrate a lunga conservazione
NOVI LIGURE — Torna oggi la Giornata nazionale della Colletta alimentare. Giunta alla 25esima edizione, vedrà coinvolti in tutta Italia più di 12 mila punti vendita e 145 mila volontari. Dal 1997 a oggi sono state raccolte più di 172 mila tonnellate di generi alimentari destinati alle persone in condizioni di disagio economico che si rivolgono alle realtà assistenziali e caritative del proprio territorio.
L’eccezionalità generata dalla pandemia nel 2020 ha portato per la prima volta alla nuova formula della cosiddetta “raccolta dematerializzata” con l’introduzione di una Charity Card, che consente donazioni da 2, 5 e 10 euro da convertire poi in generi alimentari. Quest’anno, però, la positiva evoluzione del quadro sanitario ha permesso il ritorno alla raccolta in presenza, che andrà ad aggiungersi alla modalità online.
Sono circa 180 i punti vendita tra la provincia di Alessandria, l’Oltrepo Pavese e parte delle province di Genova e Savona nei quali spiccheranno le tipiche pettorine gialle dei tanti volontari dislocati sul territorio dall’associazione Banco Alimentare per la provincia di Alessandria. Una parte delle derrate sarà destinata alle Diocesi della provincia che, attraverso le parrocchie e gli enti caritativi, distribuiranno gli alimenti alle famiglie in difficoltà e alle mense a cui si rivolgono gli indigenti delle diverse città.
«Nel 2020 – spiega Sergio De Micheli, responsabile provinciale del Banco Alimentare – con la Colletta dematerializzata tramite Charity Card abbiamo potuto distribuire 28 tonnellate di generi alimentari. Quella dell’anno scorso, però, è stata un’edizione fortemente condizionata dagli effetti della pandemia. Per quest’anno auspichiamo di raggiungere, o per lo meno avvicinare, il quantitativo accumulato nel 2019, ovvero circa 100 tonnellate. Ci rendiamo conto, però, che l’attuale quadro socio-economico può ancora incidere in maniera sensibile sull’esito della Colletta».
Su tutto il territorio in cui opera il Banco Alimentare per la provincia di Alessandria sono 110 le strutture caritative alle quali verranno destinati i frutti della Colletta Alimentare, «ovvero Caritas locali, mense francescane, comunità parrocchiali, comitati di Croce Rossa e così via. In tutto sono circa 15mila le persone in difficoltà che andremo ad aiutare».
È consigliata la donazione di generi alimentari a lunga conservazione, «prodotti da dispensa insomma, anche per bambini. Sconsigliamo vivamente cibo fresco e facilmente deperibile».