I santi di oggi, 22 novembre, sono Santa Cecilia, Beati Salvatore Lilli e Compagni e Beato Tommaso Reggio
Santa Cecilia
La vita
Nata da una nobilissima famiglia, Cecilia fu educata dai più grandi Maestri di Roma. Frequenta la Chiesa e ogni giorno partecipa alla Messa. I genitori la promettono in sposa ad un pagano, Valeriano.
Si sposano e quando fu sola con il marito gli disse che era cristiana e che aveva fatto voto di verginità al Signore e lo convince a rispettare la promessa, poiché un Angelo la protegge.
Valeriano accetta ma pretende di vedere l’Angelo. Cecilia rispose: «Nessuno può vedere l’Angelo se non è battezzato. Fatti battezzare, ritorna e vedrai quanto desideri». Valeriano si battezzò.
Ritornato dalla sua sposa vide un Angelo bellissimo che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. A tale vista Valeriano non solo promise di custodire intatta la purezza della sua sposa, ma si fece ferventissimo cristiano ed istruì e fece battezzare anche suo fratello Tiburzio.
La morte
Continuava intanto la persecuzione: Valeriano ed il fratello furono decapitati, mentre Cecilia viene fatta immergere in acque bollenti, ma il supplizio non provoca il minimo danno alla Santa. Così viene ordinata la decapitazione. Il boia non riesce a reciderle la testa nonostante tre forti fendenti.
Cecilia muore dopo tre giorni e viene sepolta nelle catacombe di San Callisto, vicino alla cripta dei Papi.
Beati Salvatore Lilli e Compagni
Salvatore nasce a Cappadocia (L’Aquila) nel 1853 in una famiglia molto religiosa. E’ l’ultimo di sei figli ed entra a 17 anni tra i Frati Minori. Qualche anno dopo è ordinato sacerdote e parte come missionario in Terra Santa. Nel 1880 è inviato in Armenia Minore dove rimane a compiere la sua missione sacerdotale per 15 anni. Durante la sua vita non si risparmia, si prende cura del prossimo e assiste i malati durante un’epidemia di colera.
La morte
Nel 1895 i Turchi si rendono protagonisti di molti massacri, specie tra i cattolici armeni. A Salvatore viene quindi consigliato di rifugiarsi in un luogo più sicuro ma lui rifiuta perché come farebbe un buon pastore non vuole abbandonare il suo gregge. Viene addirittura aggredito da un gruppo di soldati a cui aveva offerto accoglienza e riparo. Il 22 novembre viene arrestato con altri sette cristiani e invitato ad abiurare la fede cristiana. Al loro netto rifiuto vengono uccisi a colpi di baionetta. Salvatore non muore subito e a quel punto i carnefici lo cospargono di benzina e gli danno fuoco. Anche i corpi degli altri martiri vengono dati alle fiamme per cancellarne ogni traccia. La beatificazione avviene nel 1982.
Oggi si festeggia anche:
Beato San Tommaso Reggio
Beato Tommaso Reggio
Nasce a Genova da nobile famiglia il 9 gennaio 1818: diventa sacerdote nel 1841 e destinato vicerettore al seminario di Genova, poi Rettore del seminario di Chiavari fino al 1851 quando diventa Abate di Carignano (prestigiosa Abbazia di Genova).
Nel 1877 eletto Vescovo di Ventimiglia. Nel 1892 Arcivescovo di Genova dove cerca di sanare una dolorosa frattura tra autorità religiosa e civile.
Il 22 novembre 1901, partecipando a un pellegrinaggio interdiocesano, muore a Triora esprimendo il segreto di tutta la sua vita: “Dio , Dio solo mi basta”.
Il 3 settembre 2000 Giovanni Paolo II, nell’anno del giubileo, proclama Tommaso Reggio beato.