Chiarello, Corazza, Arrighini: capolavoro Alessandria
Schiantata la Spal (3-2) sul piano del gioco e della personalità
Grande prestazione di attenzione e personalità. Il sacrificio di Casarini, che non avrebbe dovuto giocare
FERRARA – Spal al completo, con Pepito Rossi al debutto nella sua nuova vita nel calcio italiano, Alessandria senza cinque (sette, se si considerano anche Bellodi e Sini).
E, in più, con Casarini che fa gli straordinari. “Federico non avrebbe dovuto giocare – confessa Moreno Longo – ma ha stretto i denti e si è messo al servizio della squadra. In una situazione di emergenza c’era bisogno di lui che, come sempre, ha risposto. Ha fatto molto, avrebbe potuto e voluto fare di più, ma la scelta di essere in campo è un altro segnale molto importante”. L’Alessandria di oggi, che allunga su Pordenone, Vicenza e Crotone, tutte sconfitte, è anche in questa dedizione totale agli altri.
PISSERI – Attento: sui gol, belli per esecuzione, non ha responsabilità. Ma ha una solidità e una sicurezza contagiose per i compagni, e una attenzione allo sviluppo del gioco. Non molto impegnato, salvato dai pali, pronto nelle altre conclusioni: 6.5
PRESTIA – Diga: di quelle solidissime, che chiudono i varchi gli avversari, con personalità e scelta di tempo sempre efficace. Solo all’ultimo istante del recupero provoca un angolo che lo fa arrabbiare, ma non ha esito. Nons arebbe stato giusto: 6.5
DI GENNARO – Suggeritore: E, anche, diga. Una sola voltaMancosu lo salta, nell’azione del primo vantaggio spallino. Poi è sempre lui a dominare, uscire palla al piede dalla sua area, vincere duelli aerei, anche suggerire. Come nell’azione del primo pareggio, gol quasi in fotocopia di quello contro il Frosinone: 7
PARODI – Ovunque: lo vedi absso a sinistra o un secondo dopo è già in avanti a spingere, poi si abbassa a chiudere, e poi taglia il campo per andare dove serve il suo contributo. Dopo qualche incertezza iniziale, un crescendo: 6.5
MUSTACCHIO – Vero: questa è la versione giusta di un giocatore che in categoria può aiutare a spostare gli equilibri. Un elemento fondamentale ritrovato: evidentemente le parole, anche a muso duro, di Longo sono state recpecite. Punta l’uomo, accelera, mette palloni in area, c’è il suo contributo in due delle tre reti: 7.5
CASARINI – Stoico: perché non doveva giocare, ma non è uno che lascia la squadra nel moemnto più delicato. I Grigi veri sono così, con la sostanza che gli appartiene, con il grande lavoro di raccordo tra i reparti, con un dominio in mezzo al campo, in cui sovrasta gli avversari di ruolo. Un lavoro magari non appariscente, ma fondamentale: 7
Chiarello, Corazza, Arrighini: capolavoro Alessandria
Schiantata la Spal (3-2) sul piano del gioco e della personalità
MILANESE – Mediano: lo aveva fatto poche volte nella sua carriera, adesso il ruolo sembra tagliato e cucito addosso al ragazzo, che ha qualità e, quindi, capacità di adattamento indispensabile. Longo gli ha consegnato un altro compito tattico per la sua carriera e lui lo sta svolgendo bene: 6.5
LUNETTA – Pericoloso: gli mancava da tempo la pericolosità. Invece, in avvio, obbliga Seculin a volare per negargli il gol ed è anche più propositivo a sinistra. Devo ancora crescere molto, ma almeno ci sono segnali incoraggianti: 6
PIEROZZI – (dal 19’st) Duttile: Longo lo mette a sinistra, per tenere alta la pressione e la capacità di ribaltare l’azione dopo aver recuperato palla in mezzo, e il ragazzo si conferma motivato e duttile: 6
CHIARELLO – Rivelazione: anche se, ormai, è una certezza, il giocatore arrivato tardi in B che vuole recuperare tempo e lo sta facendo benissimo. Un gol alla sua maniera, rapido a incunearsi e sfruttare il lancio dalle retrovie. Toglie punti di riferimento, sbuca ovunque, esulta come uno che ha la maglia grigia sulla pelle: 7.5
CORAZZA – Rapinatore: perché è uno di quelli che, nell’area piccola, sa dove essere e come dare la stoccata. Con la sua rapidità negli inserimenti va a nozze tra i due centrali lenti e macchinosi della Spal. Sesto centro personale e intesa eccellente (e collaudata) con Arrighini:7.5
KOLAJ – (dal 45’st) Carico: una manciata di minuti, ma entra con l’intensità giusta ed è subito vivace ai limiti dell’area avversaria: ng
ARRIGHINI – Indispensabile: c’è bisogno del bomber dei playoff, c’è bisogno di uno che ha fatto tanta panchina e mai una polemica, anzi ancora più impegno e lavoro per convincere Longo. Alla prima occasione dimostra che il suo posto è lì, nel cuore della battaglia. Il gol, la corsa verso i tifosi, la dedica: bentornato Andrea: 8
Spal - Alessandria: "Il gol è per mia sorella"
Arrighini firma la terza rete. "Ho aspettato tanto questo momento"
PALOMBI – (dal 32’st) Concentrato: sta nel modo giusto in una fase della gara in cui c’è da limitare le ultime velleità dei padroni di casa. Ma c’è una immagine che vale più di tutto: il primo ad abbracciare Arrighini, dopo il gol, è proprio lui. Essere gruppo è, anche, questo: 6
Spal - Alessandria, Longo e la maglia per i tifosi
FERRARA - Alla fine, dopo l'abbraccio sul campo, con i suoi ragazzi, tutto lo staff e il presidente, Moreno Longo,…