Sorveglianza speciale per cinque persone socialmente pericolose
Domiciliate ad Alessandria, Valenza e Pontecurone
ALESSANDRIA – Su disposizione del Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Torino, su proposte presentate dal Questore di Alessandria, il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Alessandria ha dato esecuzione a 5 sorveglianze speciali di pubblica sicurezza.
Le articolate analisi dei profili criminali dei soggetti hanno evidenziato che avevano subito diverse condanne, con altri procedimenti penali pendenti, tali da qualificarli come persone socialmente pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il loro permanente stato di disoccupazione e propensione a compiere atti illegali, nonostante gli avvisi orali del Questore a tenere un comportamento conforme alla legge, hanno indotto la Questura a richiedere idonee misure, più afflittive, all’Autorità Giudiziaria, che potessero incidere sui loro atteggiamenti, con il duplice scopo di impedire ai proposti possibili iniziative dirette alla commissioni di altri delitti e nel contempo consentire un più efficace controllo nei loro riguardi da parte delle forze dell’ordine.
Infatti, l’applicazione delle Sorveglianze Speciali da parte del Tribunale di Torino ha imposto ai cinque giovani, tra l’altro, l’obbligo di rientrare la sera prima delle 21 e non uscire la mattina prima delle 7, non frequentare locali pubblici dalle 18 alle 21, non associarsi abitualmente a persone condannate o sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza ed in alcuni casi anche il divieto di allontanarsi dal luogo di abituale dimora senza la preventiva autorizzazione dell’Autorità.
Si tratta di:
- C. A. S. classe 1980 residente ad Alessandria, resosi responsabile di reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di armi, ponendo in essere altresì reiterate condotte moleste e persecutorie nei confronti di giovani donne.
- C.S.T. classe 1998 residente ad Alessandria e domiciliato a Valenza, resosi responsabile di numerosi reati contro il patrimonio; l’esiguità dei redditi documentati da fonte lecita non giustificavano esborsi sostenuti per l’acquisto di beni mobili registrati, lasciando presupporre che egli viva almeno in parte con i proventi delle attività illecite;
- Z.A classe 2000 cittadino italiano di origine marocchina residente ad Alessandria, resosi responsabile di svariati furti in esercizi commerciali in orari notturni e di altri reati;
- C.S. classe 1972 residente ad Alessandria, resosi responsabile di reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti;
- S.M. classe 1980 residente a Pontecurone resosi responsabile di numerosi reati in materia di spaccio di stupefacenti, furti, detenzione di armi, ricettazione ed altro.