Ospedale, allarme sul riassetto dei servizi sanitari
I dettagli del piano di riorganizzazione elaborato da Asl prefigurano uno scenario molto preoccupante per la struttura di via Ruffini
Vertici promosso ad Acqui per parlare dei servizi su tutto il Distretto
OVADA – Un faccia a faccia promosso dai sindaci dell’Acquese al quale sarà presente anche il sindaco di Ovada Paolo Lantero. Sarà la prima occasione per confrontarsi con il direttore generale dell’Asl Al, Luigi Vercellino, sugli interrogativi posti dal piano di riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio inviato di recente in regione. Del tema si discute da giorni, in particolare della prospettiva della Casa di Comunità prevista all’interno dell’Ospedale Civile di via Ruffini e non come concordato negli ultimi mesi in un Sant’Antonio (via XXV Aprile) da ristrutturare e rimettere a norma per ambulatori e servizi.
Ospedale, allarme sul riassetto dei servizi sanitari
I dettagli del piano di riorganizzazione elaborato da Asl prefigurano uno scenario molto preoccupante per la struttura di via Ruffini
Che il dialogo tra vertici sanitari e sindaci si sia interrotto è testimoniato anche dall’impasse per la nomina del nuovo direttore del distretto sanitario Acqui – Ovada. I bandi per indicare il nome del successore di Claudio Sasso sarebbero pronti, l’attesa di protrae oramai da settembre. Lantero nei giorni scorsi ha fatto capire, seppur con i toni tranquilli che gli sono abituali, che la proposta contenuta nel piano è irricevibile. La protesta sale in città, a darne una testimonianza la raccolta firme on line promossa da Padre Ugo Barani. In pochi giorni sono state raccolta mille firme. E d’altronde, in passato, su richiesta di mobilitazione dell’Osservatorio Attivo che protestava per il declassamento del Pronto Soccorso furono raccolte oltre 7 mila firme cartacee tra Ovada, paesi più piccoli, e Valle Stura.
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Presentato a Torino il piano per il rilancio del Sant’Antonio