La greca Medea? Per il Balbo è il simbolo della lotta agli abusi di genere
Sarà la protagonista dello spettacolo teatrale che l'Istituto metterà in scena per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne
CASALE – «Perché non è sopportabile essere derisi dai nemici. Quindi deve succedere. Che profitto ho nella vita? Non ho terra, né casa, né rifugio dal mio dolore» parla Medea, personaggio euripideo. Strega, straniera, donna, moglie, madre. Questa figura mitica appartiene all’immaginario ellenico da molto prima che il drammaturgo Euripide la facesse diventare protagonista di una delle sue opere. Le differenze che esistono tra le varie versioni sono molteplici, ma un tratto in particolare la caratterizza sempre: Medea è una donna abusata. Dal potere, da quello che considera l’amore della sua vita, dalle persone tra cui vive. È vittima di violenza in quanto strega, straniera, donna.
È per questo che l’Istituto Balbo ha deciso di darle ancora una volta voce in una ricorrenza particolare, quella della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, giovedì 25 novembre. Per l’occasione 16 studenti – coordinati dall’insegnante di teatro Maria Paola Casorelli e dalla docente Adriana Canepa – hanno realizzato uno spettacolo di circa un’ora e mezza dal titolo ‘I volti di Medea, itineranti senza tempo’. Appuntamento alle 15 giovedì 25 in Aula Magna presso il plesso Palli dell’Istituto.
«Non avremo una Medea unica ma saranno sette, tutte interpretate da sette diverse studentesse. Per questo abbiamo voluto chiamarlo ‘i volti di Medea’: ognuna analizzerà un aspetto differente di questa personalità – ha spiegato la Casorelli – Tra i temi che affronteremo c’è la violenza del potere, il rimpianto della famiglia che Medea ha abbandonato per seguire Giasone, il sacrificio della donna nei confronti dell’uomo e le violenze psicologiche che lei subisce. A introdurre lo spettacolo sarà una parte, letta sempre dai ragazzi, in cui si parlerà di violenza di genere».
L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Soroptimist International Club e il Comune di Casale. Alla presentazione del progetto, oltre alle due insegnanti, era presente anche una piccola rappresentanza del club casalese – tra cui anche la presidentessa Paola Bugatti – e l’assessore alle pari opportunità Daniela Sapio.
«Per noi il laboratorio teatrale è un’esperienza significativa che ci permette di accostare i ragazzi a problemi importanti in modo più consapevole – ha dichiarato la professoressa Canepa – Attraverso il mito abbiamo voluto parlare di violenza e di mettere in luce come gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne sono sempre esistiti. E anche se Medea non ha mai subito violenza fisica ne ha vissuta di vari tipi. Questo è un tema molto caro alla nostra scuola soprattutto anche alla luce della storia della nostra ex studentessa Valentina Cavalli».