Pernigotti, c'è l'intesa: un altro anno di "cassa" in attesa del rilancio
Sullo stabilimento novese sono previsti investimenti per circa 4 milioni di euro
Nei supermercati eleganti confezioni con il marchio della storica azienda: ma i dolci sono fatti in Veneto e in Sicilia
NOVI LIGURE — Nei supermercati sono tornati sugli scaffali i prodotti a marchio Pernigotti: eleganti confezioni natalizie, ideali per un regalo prestigioso ma a basso prezzo (una quindicina di euro). Peccato che nulla all’interno di quei pacchi provenga dallo stabilimento di Novi Ligure.
Non il panettone, fatto dalla Paluani a Villafranca in provincia di Verona, così come la crema di nocciola (dalla Socado). Non le praline ripiene, che arrivano da Francavilla in Sicilia, come del resto il torrone e la tavoletta di cioccolato. E naturalmente non lo spumante millesimato, che giustamente riporta l’etichetta dell’azienda produttrice, la Conte di Campiano.
Non c’è niente di truffaldino, sia chiaro, è un’operazione commerciale come tante altre. I prodotti sono stati raccolti in un’unica confezione “Le Cadeau”, marchio della ditta perugina Deliziedoni, specializzata nel settore della regalistica aziendale.
Niente di illecito, dicevamo, ma per i lavoratori in cassa integrazione e per i novesi che tanto si sono spesi per salvare la storica fabbrica dolciaria la sensazione di presa in giro c’è tutta. Le immagini delle confezioni sono rimbalzate sui social scatenando l’ira dei dipendenti e cittadini.
Pernigotti, c'è l'intesa: un altro anno di "cassa" in attesa del rilancio
Sullo stabilimento novese sono previsti investimenti per circa 4 milioni di euro
Secondo gli accordi sottoscritti al ministero del Lavoro la scorsa estate, la proprietà di Pernigotti – i fratelli turchi Toksoz – avrebbero dovuto investire circa 4 milioni di euro per reindustrializzare il sito di Novi Ligure. In particolare, l’accordo prevedeva l’ammodernamento delle linee produttive esistenti e il trasferimento, dalla Turchia a Novi, della linea delle creme spalmabili. Per ora però nello stabilimento di viale della Rimembranza è tutto fermo e il ramo dei semilavorati per gelati – uno dei fiori all’occhiello della Pernigotti – è da tempo stato venduto (ottobre 2019).
La settimana prossima è in programma al ministero dello Sviluppo economico un incontro per verificare l’attuazione del piano industriale. I sindacati vogliono chiarimenti, anche perché a breve dovrebbe iniziare la campagna produttiva per Pasqua.
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