Doveva entrare in Consiglio, ma la Garrone non c’era
L'assenza pare sia dovuta a un'indisposizione
Fratelli d'Italia e Solo Novi criticano l'assenza della neo consigliera. Baruffa (Lega): «Sta decidendo, noi la sosteniamo»
NOVI LIGURE — Ancora assente in consiglio comunale Barbara Garrone. Ieri sera l’assemblea cittadina di Novi Ligure – pur con qualche incertezza procedurale – ha preso atto dell’ingresso dell’esponente della Lega al posto di Edoardo Moncalvo, nominato assessore al Bilancio. Ma Barbara Garrone non c’era, come già era accaduto lunedì scorso. «Motivi strettamente personali», ha fatto sapere il presidente del consiglio Oscar Poletto.
«Agli altri consiglieri si chiede puntualità, mentre c’è addirittura chi non si presenta. È una vicenda che si commenta da sé», ha detto Francesca Chessa (Fratelli d’Italia). Francesco Bonvini (Solo Novi) ha rincarato la dose: «Bisognerebbe almeno presentarsi in consiglio, per rispetto dell’assemblea. Quando siamo stati assenti io e Cristina Sabbadin ci sono state polemiche a non finire».
Doveva entrare in Consiglio, ma la Garrone non c’era
L'assenza pare sia dovuta a un'indisposizione
La capogruppo della Lega Luisa Baruffa ha difeso la propria collega di partito: «All’origine dell’assenza ci sono gravi problemi di salute. Barbara Garrone in questi giorni sta cercando di capire se sarà in grado di portare avanti l’impegno politico. Noi la sosterremo qualunque sia la sua scelta». «La vostra assenza era di tutt’altro tenore – ha poi proseguito Baruffa rivolta a Bonvini e Sabbadin – Avete fatto mancare il vostro voto su provvedimenti importanti e senza giustificazioni».
L’opposizione ancora una volta ha avuto buon gioco a sottolineare le divisioni della maggioranza: «È l’ennesima occasione in cui assistiamo a uno scontro all’interno del centrodestra che governa la città – ha detto il capogruppo dei Democratici Simone Tedeschi – A prescindere dalle motivazioni dell’assenza di Barbara Garrone, è sulla maggioranza che principalmente grava l’onere di garantire il numero legale e il regolare funzionamento del consiglio».
Nel caso in cui Barbara Garrone dovesse rinunciare all’incarico, le subentrerebbe Andrea Pelanda, 13esimo della lista della Lega per voti ricevuti alle elezioni comunali del 2019 (34 preferenze).
Barbara Garrone e Matteo Salvini (2019)