Il dialetto? Su Facebook diventa un gioco
Quasi 350 membri fanno parte del gruppo "Ra-sghinsèra", un modo divertente per confrontarsi con la lingua più tipica del paese.…
Torna l'iniziativa promossa dal gruppo dialettale in sinergia con l'Accademia Urbense
OVADA – «Erano tempi felici. O almeno lo sembravano». La penna inconfondibile di Mario Canepa introduce e accompagna alla scoperta del calendario 2022 nato dalla collaborazione di Accademia Urbense e gruppo “Ra Sghinsera”.
Il dialetto, in questa terza edizione del taccuino, diventa lo strumento per raccontare la passione degli ovadesi per la musica. La pubblicazione è imminente, le bozze corrette sono state inviate per la stampa qualche giorno fa.
Qualcuno si ispirava ai Beatles, qualcun altro alle formazioni con un indirizzo politico più marcato. Un panorama ricchissimo quello delle band amatoriali ovadesi, formatesi all’ombra di quegli Scooters che raggiunsero la ribalta nazionale nel 1966 con “La Motoretta”. Nomi come Angiolino Bolfi, lo stornellatore che si trovava per intonare i motivi tipici con Franco Resecco.
E poi “I koala”, “Gli Scoiattoli” e “Il dubbio, solo alcuni dei tanti esempi di gruppi che allietavano le serate danzanti. «Si versava – racconta ancora Canepa – Doppio Kummel (un cognac ndr), l’amaro era solo Gambarotta». Il nome di Ovada era noto da tempo nel panorama musicale. A citarla era stato anche Cesare Pavese nel suo capolavoro “La luna e il falò” indicando l’abitudine dell’amico Nuto di spingersi in città per suonare nella banda.
I riferimenti più alti si intersecano con gli ingredienti più tipici del taccuino, già molto evidenti tra post del gruppo social: goliardia, quella nostalgia sana che deriva dall’amore verso la città e le sue atmosfere, il piacere di cimentarsi con scrittura e composizione. Il materiale arriva da tante famiglie della città.
Il dialetto? Su Facebook diventa un gioco
Quasi 350 membri fanno parte del gruppo "Ra-sghinsèra", un modo divertente per confrontarsi con la lingua più tipica del paese.…
«Il calendario – racconta Paolo Bavazzano e Dino Gaggero, rispettivamente presidente dell’Accademia e principale animatore di “Ra Sghinsèra” – viene proposto nella solita versione: racconti e aneddoti in dialetto con la traduzione in italiano». Tra le pagine tanti racconti di momenti spensierati al Lavagello, a Pontechino, a Vallerana e alla Soms cittadina.
«Questo calendario – concludono Bavazzano e Gaggero – è stato realizzato grazie a tante immagini fornite da chi ha partecipato alle feste, vissuto quei momenti». La musica fluiva mentre le stelle cadevano in suggestive serate di luglio. Il taccuino sarà distribuito nelle prossime settimane all’Accademia, presso lo sportello Iat in via Cairoli, da Carlevaro Confezioni e nella nostra redazione.