I santi di oggi, 14 novembre, sono San Serapio, San Giovanni Liccio e San Giocondo di Bologna
Religioso e martire.
La vita del Santo
Nato nel 1179, Serapio (o Serapione) è il primo martire dell’ordine mercedario. Proviene da una famiglia nobile: figlio di un capitano inglese al servizio di Enrico II d’Inghilterra. Nel 1190 partecipa con il padre alla terza crociata. Passa poi al servizio del duca d’Austria e del re di Spagna, contro i Mori. Si aggrega, in seguito, all’ordine dei mercedari di S. Pietro Nolasco e si dedica al riscatto degli schiavi.
Diventa così il primo martire dell’Ordine Mercedario.
La morte del Santo
Si reca in Algeria nel 1240 dove viene crocifisso e poi squartato.
San Giovanni Liccio
Sacerdote domenicano
Caccamo (Palermo), 1426 ca – Caccamo, 14/11/1511
Di famiglia contadina, molto povera, viene allevato dalla zia a causa della morte della madre proprio dopo il parto. A 15 anni incontra a Palermo padre Pietro Geremia che lo invita a entrare nell’Ordine Domenicano. Diventa docente di teologia e poi predicatore, in Sicilia ma anche a Vicenza e Napoli. Nella sua città natale fonda un convento con la chiesa di Santa Maria degli Angeli. “Il predicatore della Sicilia” viene beatificato da Benedetto XIV nel 1753, primo domenicano siciliano ad essere proclamato beato. Una curiosità: viene invocato per la cefalea e l’emicrania.
San Giocondo di Bologna
Sulla vita di San Giocondo si hanno poche notizie certe. Secondo alcune testimonianze, vive a Bologna intorno al VI secolo. Giocondo avverte fin da ragazzo una forte vicinanza a Dio. Dopo aver studiato teologia, viene nominato sacerdote a Bologna, dove inizia a lottare per l’affermazione della religione cristiana. La sua fede in Cristo e la sua opera di predicazione, lo portano in seguito a ottenere un riconoscimento prestigioso: viene eletto vescovo di Bologna. Dopo quest’elezione, ha l’occasione di partecipare a numerosi concili indetti da vari pontefici a Roma. Leggendo alcuni documenti non aprocrifi, si viene a conoscenza che San Giocondo muore subendo un martirio. Si pensa che le reliquie del Vescovo siano conservate a Bologna.