«Ora in Piemonte i contagi crescono a un ritmo superiore»
Le consuete valutazioni del professor Bianchi, docente Upo
ALESSANDRIA – Il quadro è in peggioramento, ma la situazione complessiva resta tranquilla.
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, nell’analizzare i numeri della pandemia osserva che «adesso anche il Piemonte cresce a un ritmo maggiore, i contagi sono in salita, la velocità è solo leggermente inferiore a quella di Lombardia, Lazio, Campania e Veneto, che sono le regioni che vanno peggio».
Se analizziamo la graduatoria relativa all’incidenza ogni 100mila abitanti, l’Italia si conferma al comando a quota 78, poi Piemonte a 59, Lombardia a 57 e Alessandria a 56. La peggiore provincia del Piemonte è Asti, addirittura a 83, la migliore è il Vco, con 36.
In termini di numeri assoluti, il Piemonte passa da 1623 a 2518 contagi settimanali, 895 in più e 360 al giorno. «A marzo, nel picco della terza ondata – spiega Bianchi – i contagi medi quotidiani erano 2205, un dato che ci fa capire come siano cambiate in meglio le cose, anche se ora la tendenza è al peggioramento. L’incremento in percentuale del Piemonte è pari al 55%, tutte le province hanno segno ‘più’ e i numeri peggiori sono di Torino e di Asti».
Cala la percentuale di asintomatici, dal 62 al 59%, aumentano gli extraprotocollo (erano all’11 e sono al 13%), cresce anche il tasso di positività, oggi allo 0,7%.
«Per fortuna non c’è molta pressione negli ospedali – aggiunge il professore – perché le terapie intensive salgono da 21 a 23, con tasso di occupazione al 3,7%, mentre i ricoveri ordinari raggiungono il 4,2%. Ricordiamo che le soglie per andare in giallo sono al 10% e al 15%, ricordiamo anche che a marzo i posti occupati in rianimazione erano 378, con indice di saturazione al 60%, mentre gli ospedalizzati erano 3890».
Aumentano i decessi, da 10 a 22, con 5 dei quali che riguardano l’Alessandrino.
A proposito della nostra provincia, i contagi settimanali erano 162 e diventano 230, 68 in più, con 33 casi al giorno di media. «Ma il rendimento è oscillatorio – conclude Bianchi – e anche in questo caso facciamo riferimento al passato, con il picco della terza ondata, datato 2 aprile, che indicava 162 contagi quotidiani solo nella nostra provincia. Aumentano i guariti, 175, i nuovi positivi crescono di 50 unità e raggiungono il totale di 404. Tra i centri zona, Alessandria città è in leggera salita, con 78, preoccupano Casale, a 39, e Novi, a 33, mentre è in forte calo Ovada. Terze dosi? Bene l’accelerazione, e in Piemonte l’ha già ricevuta il 60% della platea disponibile: siamo al secondo posto in Italia».