“Ricuci e ricicla”: al via il progetto per il recupero di abiti usati
Il Comune di Visone e la Cascina Nelson Mandela fanno squadra per un servizio alla comunità
VISONE – Due anni fa il cassone della Caritas per la raccolta dei rifiuti era stato rimosso a causa di ripetuti furti. Per evitare che gli indumenti non più in uso agli abitanti di Visone finissero nell’indifferenziata l‘amministrazione comunale e la Cascina Nelson Mandela gestita dalla Comunità di San Benedetto al Porto hanno trovato il modo di unire un servizio utile ai cittadini con un’opportunità formativa per gli ospiti della comunità. Da sabato 6, infatti, ha preso il via il progetto “Ricuci e ricicla”: «Fino al 20 marzo 2022 – spiegano dal Comune – i cittadini domiciliati o residenti potranno consegnare i propri abiti, scarpe e accessori usati alla Cascina Mandela di Regione Chiodi ogni sabato e domenica dalle 15 alle 20. Il materiale verrà riaccomodato dagli ospiti della comunità e poi riutilizzato da diverse realtà del territorio».
“Un circolo virtuoso”
L’iniziativa darà modo a due ragazze migranti potenziali vittime di tratta di svolgere un laboratorio di formazione al lavoro: «Saranno coordinate da un’educatrice esperta in sartoria che farà loro da tutor. Si tratta di un progetto sperimentale – spiega Matteo Vairo, responsabile della Cascina “Mandela” – frutto di una collaborazione con il Comune di Visone e primo “step” di una serie di iniziative che proseguiremo nei prossimi mesi».
Gli indumenti che i visonesi consegneranno nei fine settimana agli educatori della Cascina Mandela diventeranno il “carburante” di un circolo virtuoso che coinvolge già diversi enti e associazioni del territorio non solo acquese. Una parte dei capi di abbigliamento ancora in buono stato sarà donata alla Protezione Civile di Visone e all’Associazione Socio Assistenziale dei Comuni dell’Acquese per essere poi consegnata a chi più ne ha bisogno. Un’altra parte, invece, rimarrà in comunità a uso degli ospiti oppure destinata al punto vendita “Secondlife” di Alessandria, il cui ricavato finanzierà le attività della cooperativa “Il Pane e le Rose”.
«I tessuti più usurati saranno accomodati dalle ragazze del laboratorio di sartoria per poi essere riutilizzati. Il progetto “Ricuci e ricicla” – sottolinea Matteo Vairo – persegue allo stesso tempo diversi nobili obiettivi: la riduzione dell’impatto ambientale con il recupero dei tessuti, l’inclusione lavorativa delle potenziali vittime di tratta e la cooperazione tra le realtà assistenziali che operano sul territorio»