L’idea di Carola: ad Acqui arriva Babbo Natale solidale
Sostenuta da mamme e associazioni, l'iniziativa ha già raccolto più di 200 adesioni
ACQUI TERME – Manca un po’ a Natale ma, complice forse la pubblicità, si comincia a sentire nell’aria un’atmosfera festiva. C’è chi, per tempo, si è preoccupato dei meno fortunati. Carola Bordin è una mamma che conosce la gioia familiare legata al Natale e così sui social network ha lanciato un’idea. «Un’iniziativa rivolta ad altre mamme – spiega – Una raccolta di giochi ma anche di vestiti per bambini da 0 a 10 anni. Un pensiero per chi è meno fortunato. All’inizio avevamo pensato di raccogliere i doni già impacchettati, poi le adesioni sono state tali che si è presentato il problema di dove concentrare il materiale». In pochi giorni all’utenza della Bordin sono infatti arrivate più di 200 adesioni, famiglie pronte a regalare quanto non usano ed ancora in ottimo stato.
Dal confronto con le altre cinque mamme coinvolte nel progetto ‘Babbo Natale solidale’ è nata l’idea di coinvolgere la Protezione civile di Acqui Terme e successivamente altre associazioni del terzo settore. La prima ha offerto competenza, sanificazione e logistica; le altre (Asca, Centro Ascolto, Pc Acqui, Fondazione Aurora, Masci, Agesci e Cuore Giovane) supporto ed esperienza.
«Lo scopo non è solo donare un sorriso ai bambini, ma arrivare alle mamme in difficoltà, pronte a privarsi di qualsiasi cosa pur di non far mancare nulla ai propri figli– continua l’intervistata – Donne, anche solo incinte, che per le difficoltà della vita non riescono ad arrivare a fine mese e vivono un periodo di grande frustrazione. Ecco, noi vogliamo tendere loro una mano».
L’Asca segnalerà i nuclei familiari meno abbienti, ma Carola e le sue amiche non vogliono chiudere il contatto social/personale: «Ci sono tante persone che si vergognano e, pur soffrendo, non chiedono aiuto agli enti caritatevoli. Possono contattarci sui social o al numero 348 0086800 e saremo pronti ad ascoltare ed a consegnare loro i nostri doni».
Ogni lunedì i locali della Caritas in piazza Duomo accoglieranno il materiale donato; qui verrà fatta una prima selezione e poi tutto verrà concentrato presso i locali della Protezione civile dove verrà sanificata ed impacchettata. Seguirà la fase di smistamento. «L’obiettivo è quello di non fare rimanere nulla – conclude Carola Bordin – se avanzerà qualcosa, verrà spedito in Africa».