I santi di oggi, 10 novembre, sono San Baudolino, Sant’Oreste e San Leone Magno
San Baudolino
Ogni anno, il 10 novembre, si celebra la solennità di San Baudolino. Vissuto al tempo del re longobardo Liutprando (712-744), la più autorevole testimonianza su di lui ci è data dallo storico Paolo Diacono, suo contemporaneo.
Baudolino (detto anche in latino «Baudilius») è definito «uomo di mirabile santità», ed è ricordata per brevi cenni la sua vita di eremita, capace di far miracoli e profezie, vissuto predicando il Vangelo nei dintorni di Villa del Foro. Di lui si diceva che godesse della grande stima dei vescovi di Tortona e di Acqui, e vista la grande popolarità di questo primo evangelizzatore delle nostre terre, egli venne spesso raffigurato come vescovo e definito tale, sebbene ciò sia improbabile.
Morto verso il 740 e sepolto a Villa del Foro, quando nel 1168 fu fondata Alessandria, le reliquie e il corpo del santo vennero trasportate all’interno delle mura e al santo eremita conterraneo venne affidata la protezione della nuova città. E Baudolino, raccontano le cronache, non mancò mai di soccorrere la popolazione, come quando nel 1174 apparve sui bastioni di difesa della città, mettendo in fuga gli assedianti ghibellini. Nel 1189 venne così costruita una chiesa in suo onore, affidata agli Umiliati e in seguito ai Domenicani.
In seguito, nell’anno 1786, il santo fu proclamato ufficialmente patrono principale della città e della diocesi di Alessandria e la sua festa fissata al 10 novembre. Nel 1810, dopo diverse peripezie, i resti di San Baudolino furono trasferiti nella nuova cattedrale di S. Pietro e deposti in una cappella a lui dedicata, tuttora visibile. In quell’occasione si rinnovò anche il voto dell’offerta della cera per la lampada da parte della città, iniziato a partire dal 1189, rinnovato nel 1599 e ratificato anche dal sinodo diocesano del 1602.
Sant’Oreste
Medico e martire
La vita del Santo
Nasce a Tiana di Cappadocia (Turchia) nel IV secolo. Oreste è un medico che cerca di condurre i suoi pazienti alla fede grazie alla sua autorevolezza. Arrestato durante l’ultima persecuzione dei cristiani ordinata da Diocleziano. Così ammette di essere cristiano e chiede al Signore un gesto prodigioso come conferma che il cristianesimo è la vera religione: con un soffio fa volare via le statue dei dèi pagani.
La morte del Santo
Viene flagellato in modo così violento da far uscire le viscere dall’addome; vengono applicate alla sua schiena lame roventi; trafitto con chiodi ai piedi, legato poi a un cavallo selvaggio: muore dopo che l’animale, imbizzarrito, cavalca per trenta chilometri. Seppellito in un monastero in Cappadocia a lui dedicato.
San Leone Magno
Papa e dottore della Chiesa
Nasce intorno al 400 da genitori di origine toscana. Poche le notizie precise sulla sua infanzia e giovinezza. Si sa, però, che diviene arcidiacono di papa Celestino e, otto anni dopo la morte di questo, Leone è eletto papa: è il 29 settembre del 440. Tenace oppositore delle dottrine eretiche, decide anche di andare personalmente incontro al capo degli Unni sul Mincio nel 452, per risparmiare la città di Roma dalla distruzione. La dignità e la persuasione di Leone I convincono Attila a rinunciare all’invasione.
Muore il 10 novembre del 461. La sua celebre ‘Lettera dogmatica’ contiene l’esposizione della dottrina cattolica imperniata sulle due nature di Cristo in una sola persona. Sono pervenuti fino a noi 96 sermoni e 173 lettere in cui emerge la figura di un papa attento al bene spirituale dei propri fedeli. A tutto ciò va aggiunta la sua forte personalità che si esprime in uno dei periodi più travagliati della storia.
Nel 1754 papa Benedetto XIV lo proclama dottore della Chiesa.