Le mascherine non funzionali e il bando senza senso
Il preside del Balbo Riccardo Calvo scrive al ministro Bianchi segnalando due criticità
CASALE – Il preside dell’istituto superiore Balbo di Casale Riccardo Calvo scrive al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
Nella missiva, l’esperto dirigente scolastico, segnala criticità in merito alle mascherine che vengono inviate, di facile rottura e difficili da portare (e al contempo comunicare) e relativamente al bando per la rete telefonica e banda larga, definito privo di coerenza e, senza mezzi termini, senza senso.
Non un’accusa, bensì un richiamo affinchè non si spendano risorse in presidi poco funzionali: «Una non adattabilità all’ambiente scolastico di cui i primi a rendersi conto sono proprio gli studenti» spiega Calvo.
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Stimatissimo Ministro,
segnaliamo oggi alla sua Segreteria due gravi criticità che si constatano in questo momento a scuola e che rendono assai difficile convincere i ragazzi circa lo positività dello sforzo che viene compiuto per loro dalle Istituzioni nella prevenzione della pandemia.
Si rischia, invece, l’opposto di quanto si vorrebbe ottenere con l’educazione civica.
Da alcune settimane infatti ci vengono spedite migliaia di mascherine davvero non funzionali e idonee non tanto dal punto di vista sanitario (che non siamo in grado, ovviamente, di stimare) ma da quello della loro” portabilità “pratica.
Hanno elastici grossolani che si rompono facilmente, difficili da indossare anche per la dimensione importante cha hanno e che non consentono di comunicare agevolmente.
Gli alunni, ma anche molti insegnanti rifiutano addirittura di ritirarle.
Abbiamo cercato attraverso la Prefettura di segnalare la cosa all’autorità competente (per telefono), ma non abbiamo avuto alcun riscontro: abbiamo inviato tutto a fabbisognocovid@covid19.difesa.it e ricezionegelscuole@covid19.difesa.it.
«Si rischiano gravi danni»
Il secondo argomento è molto più grave e impegnativo perché abbiamo cercato in questi mesi di trovare una soluzione con Infratel per ciò che riguarda il bando della nuova banda larga, ma abbiamo dovuto constatare che la gara nazionale contiene un evidente elemento di difficoltà che rischia di provocare gravi danni.
La scuola IIS BALBO nasce dall’aggregazione di precedenti istituti indipendenti, ancora situati in tre plessi. Pur essendo ormai univoco il codice meccanografico che identifica il personale docente e gli alunni, per quanto riguarda l’edilizia scolastica l’anagrafe degli edifici, molto obsoleta, mantiene ancora separati i tre codici come se si trattasse di scuole indipendenti (cosa che accade, ovviamente, anche per le altre scuole di Casale Monferrato e, credo, d’Italia).
Stando così le cose, l’intervento di miglioramento della rete telefonica e della banda larga può riguardare un solo edificio, lasciando indietro gli altri due (con evidenti conseguenze direi grottesche per le diverse velocità di funzionamento della scuola stessa, proprio ora nel momento in cui si devono portare a termine le gare di attuazione dei vari PON con fondi europei).
Anche in questo caso sembra impossibile fare qualcosa perché la scrittura del bando è priva di coerenza e senso.
Visto che i costi sono stati previsti per codici meccanografici, sarebbe opportuno risolvere riposizionando i residui non utilizzati per i codici in esubero e ridistribuendo quanto in avanzo alle scuole che, in situazione analoga alla nostra, si vedono in evidente difficoltà.
Siamo disponibili in qualunque occasione a spiegare quanto brevemente scritto e ringrazio per l’ascolto.