«Unicredit mantenga il bancomat a Oltreponte, non solo per sei mesi!»
CASALE - Il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi ha incontrato i rappresentanti di Unicredit per affrontare il problema della chiusura…
La proposta del comitato all'indirizzo dell'amministrazione
CASALE – Nelle ultime settimane il tema riguardante la chiusura di alcune filiali bancarie e dei rispettivi sportelli bancomat nel Casalese ha fatto scalpore anche a livello politico. Caso emblematico, la chiusura della storica sede Unicredit di Oltreponte, su cui si era già espressa l’amministrazione comunale in risposta alla sollecitazione dell’associazione SiAmo Oltreponte. È la stessa associazione che ora torna all’attacco, anche in seguito alla mozione presentata in consiglio comunale qualche settimana fa da Francesco Mazzucco di Difesa e Ripresa.
Il punto di partenza della lettera indirizzata agli esponenti della giunta, è proprio quella mozione: «In Consiglio Comunale si è discusso in questi giorni della mozione del consigliere Mazzucco sulle criticità causate dalla chiusura degli sportelli bancari/filiale Unicredit di Oltreponte (filiale chiusa oramai dal 19 luglio…) e la recente chiusura degli sportelli/filiale Intesa – Sanpaolo del Valentino.
«Unicredit mantenga il bancomat a Oltreponte, non solo per sei mesi!»
CASALE - Il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi ha incontrato i rappresentanti di Unicredit per affrontare il problema della chiusura…
Apprendiamo, sempre dai giornali locali, della presentazione di una nuova mozione dei consiglieri Botteon e Farotto in cui sostanzialmente si ‘chiede che l’amministrazione comunale si impegni a farsi parte attiva su di una strategia a più fronti condividendo la stessa con i comuni del Monferrato instaurando un dialogo positivo con Poste Italiane per definire insieme un miglioramento della penetrazione nel tessuto sociale della città e del Monferrato stesso…’».
Quindi l’insoddisfazione: «Alla mozione del consigliere Mazzucco il sindaco e vice sindaco si sono espressi (come riportato sempre sui giornali) sull’inutilità di qualsiasi pressione sugli istituti privati in quanto ‘l’amministrazione pubblica non ha alcun tipo di potere perchè si tratta di aziende private e il sindaco aveva già precisato che si era fatto parte attiva per richiedere maggiore attenzione. Cogliamo lo spunto per riproporre azione attiva di confronto con le banche per capire se ci sono spiragli per mantenere almeno in parte i servizi’.
Unicredit, a Oltreponte bancomat 'in prova' per 6 mesi. Il comitato: "Non basta"
CASALE - Ieri una delegazione del comitato SiAmo Oltreponte ha incontrato alcuni dirigenti della banca Unicredit in merito alla cessazione…
È chiaro che per mantenimento in parte dei servizi si intenda almeno la presenza degli sportelli bancomat e questo almeno ad Oltreponte siamo riusciti ad ottenerlo sicuramente sino ad agosto 2022 (ma noi confidiamo per sempre!) grazie ad un confronto serrato e costruttivo tra il nostro comitato e i dirigenti di Unicredit che hanno compreso le criticità evidenziate dai clienti e riferite al nostro quartiere. Preso atto della strategia degli istituti bancari che dal 2016 al 2020 sul territorio nazionale hanno chiuso il 19% delle filiali (circa 6000 banche in meno!) preoccupa il fatto che rispetto al 2015 ci siano anche 2.500 sportelli bancomat /ATM (Automated Teller Machine) in meno».
E l’impatto devastante del Covid ha inevitabilmente reso centrale il tema del digital divide: «I ripetuti lockdown hanno costretto gli italiani ad effettuare diverse operazioni bancarie in Home banking però soprattutto per una certa fascia di età è ancora diffuso l’utilizzo di contanti per i diversi pagamenti e quindi – se per ragioni che come clienti non condividiamo – si chiudono gli sportelli bancari è indispensabile mantenere almeno gli sportelli bancomat per effettuare i prelevamenti di denaro ed alcune operazioni e pagamenti tramite ATM!
Le Poste Italiane negli ultimi anni hanno chiuso diverse filiali o ridotto gli orari e le aperture dei vari uffici postali. Pare che stiano seguendo le stesse strategie degli Istituti bancari ed è difficile pensare ad una inversione di tendenza anche se è giusto sperare. Che fare allora?».
Infine, arriva un proposta: «A nostro parere, in prospettiva futura, occorre trovare anche soluzioni alternative e portarle a conoscenza capillare dei casalesi Ad esempio, quali sono le tabaccherie del circuito Banca5 presenti a Casale e in cui è possibile prelevare sino a 150 euro al giorno ed effettuare diverse altre operazioni di pagamento?
In questi ultimi giorni abbiamo anche appreso di un’interessante iniziativa che vuole coinvolgere anche le farmacie, il progetto Farmacash. Segnaliamo e portiamo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e di tutti i consiglieri questa possibilità chiedendo di informarsi nel dettaglio e provare a portare il progetto sperimentale anche a Casale e nel Monferrato; in questo modo si potrebbero forse risolvere alcuni dei problemi sopra evidenziati per alcuni quartieri e frazioni della nostra città ma anche per molti paesi del nostro comprensorio.
Certo le farmacie svolgono già i compiti principali per cui sono nate ma confidiamo che discutendone senza pregiudizi si trovi qualche farmacia disponibile a valutare anche quest’opportunità per poter garantire un importante e ulteriore servizio ai propri clienti visto che le banche e le Poste pare abbiano adottato oramai altre strategie che vanno in direzione opposta alla soddisfazione del cliente»
Farmacash è un progetto e marchio di Innovacash S.r.l. una Startup controllata da Farma Service Centro Italia. L’iniziativa nasce con l’intento di portare in maniera capillare servizi ATM, di pagamento e assicurativi per far fronte alla progressiva diminuzione dei punti di servizio sul territorio e favorire la pedonalizzazione della Farmacia come punto di riferimento per il cittadino. Un primo test, è attualmente in corso in alcune farmacie dell’Umbria. Per approfondire.