Oneto: “Pd, congresso ridotto ad un votificio?”
Il consigliere comunale interviene sull'assemblea di domenica (ma con voto il 14)
ALESSANDRIA – L’ex assessore e attuale consigliere comunale del Partito Democratico, Vittoria Oneto, interviene a due giorni dal congresso che domenica 7 novembre alla Taglieria del Pelo vedrà la discussione politica tra i due candidati segretari, l’uscente Rapisardo Antinucci e lo sfidante Mauro Bressan, con voto fissato per domenica 14.
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Lo spettacolo a cui assistono iscritti e militanti del Pd di Alessandria relativamente al congresso è grottesco, per non dire peggio.
Lo è ancor di più a pochi mesi dalle elezioni e da parte di quella forza politica che più di tutte dovrebbe avere l’ambizione di guidare la città al riscatto dopo i cinque anni disastrosi dell’amministrazione Cuttica. La pessima figura offerta è frutto di incapacità gestionali evidenti, volte più ad interessarsi ai posizionamenti che non al fare politica.
Oggi (ieri, ndr) si è svolta una riunione piuttosto irrituale: quella tra il segretario regionale e due candidati che al momento non si può dire essere gli unici, perché il regolamento prevede la possibilità di candidarsi il giorno stesso del congresso. Riunione anche dannosa, perché se è vero che nella gestione del Pd di Alessandria ci sarebbe bisogno di aria fresca, energie nuove, ancora una volta quelle sono state tenute fuori dalla porta.
Quello che sta accadendo è anche frutto di scellerati accordi, peraltro non mantenuti, su una gestione del partito provinciale in forma unitaria, che si è rivelata in realtà solo “unica”, e la cui debolezza si conferma in una totale inadeguatezza nel gestire la situazione. Il risultato è di fatto l’ennesimo rinvio del congresso cittadino (già convocato peraltro), che si svolgerà il 7 con voto il 14. Quindi vuole dire che la discussione è disgiunta dal voto, ovvero il congresso è ridotto ad un votificio?
Tutto questo ci porta distanti dal nostro obiettivo: lavorare in maniera determinata e coesa, ascoltare le istanze dei cittadini, rispondere alle loro esigenze e tornare alla guida della città con una candidatura forte e condivisa.