Incendio alla casa di riposo di Solero
Le fiamme sarebbero divampate in una delle stanze della struttura
Le fiamme dal caricabatteria del cellulare. Il video dei soccorritori e il trasporto verso l'elicottero
SOLERO – Sono gravissime le condizioni di Mario Gallinotti, 74 anni, di Solero. L’uomo è stato trasportato al Cto di Torino con l’eliambulanza giunta nella notte (tra il 4 e il 5 novembre) e atterrata al campo sportivo di Quattordio.
Gallinotti è rimasto seriamente ferito a seguito di un incendio scoppiato nella stanza dove riposava, all’interno della Casa di Riposo “Il Castello” di Solero, in via XX Settembre.
Incendio alla casa di riposo di Solero
Le fiamme sarebbero divampate in una delle stanze della struttura
L’allarme è scattato dopo le 23. Sul posto sono immediatamente giunti i Carabinieri del paese, e sono stati loro a portare fuori dalla camera due ospiti, tra cui Gallinotti. Intanto, da Alessandria, sono arrivate le squadre dei Vigili del Fuoco e i medici del 118 con le ambulanze della Croce Rossa, e alcuni militi della Croce Verde.
L’altro ospite (73 anni) che riposava nella stanza interessata dalle fiamme è stato portato all’ospedale di Alessandria per accertamenti, le sue condizioni fortunatamente non sono gravi. Anche altre persone sono state visitate già sul posto dai soccorritori, e per qualcuno è stato ordinato il trasporto all’ospedale ma solo in via precauzionale.
Carabinieri e Polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco stanno verificando le cause dell’accaduto. E’ stata interessata la magistratura. Sembra che la scintilla sia scattata dalla batteria di un cellulare in carica proprio nella stanza. Le fiamme avrebbero poi intaccato uno dei letti.
L’equipaggio della Croce Rossa con a bordo il medico verso l’una ha trasportato il 74enne al campo sportivo di Quattordio (abilitato a questo tipo di interventi dal 2016) dove ad attenderli c’era l’elicottero abilitato al volo notturno, gli amministratori comunali che avevano preparato la struttura accendendo tutte le luci permettendo così il trasferimento del paziente e un’ambulanza della Croce Verde di Felizzano.