Giornata del Ringraziamento, per dire stop al caporalato
A Novi Ligure la cerimonia provinciale organizzata da Coldiretti: «Fondamentale l'attenzione per l'ambiente»
NOVI LIGURE — Lo stop alle forme vergognose di sfruttamento e di caporalato sarà il tema centrale della 71esima Giornata del Ringraziamento, organizzata domenica 7 novembre dalla Coldiretti a Novi Ligure.
Da sempre il mese di novembre per la Coldiretti è un momento di preghiera durante il quale il mondo cattolico rurale si ritrova unito per rivolgere il proprio «grazie» per i frutti ricevuti e per l’avvio della nuova annata agraria, un’occasione per stare insieme ed esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.
«Dal punto di vista organizzativo le disposizioni anti contagio non ci permettono ancora di organizzare la Giornata come siamo soliti fare ma abbiamo pensato che fosse doveroso esprimere il nostro Grazie, uniti in un momento di preghiera», afferma il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
A livello provinciale, la cerimonia avrà luogo domenica a Novi Ligure, presso la chiesa Collegiata. Il programma prevede alle 10.45 il ritrovo dei trattori e alle 11.30 la messa celebrata da monsignor Ivo Piccinini, consigliere ecclesiastico di Coldiretti, durante la quale si terrà il suggestivo momento dell’offertorio e la benedizione dei prodotti della terra.
Nel Messaggio della Commissione Episcopale viene sottolineato come «ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana» e come le prime pagine della Genesi collochino la creazione degli animali nel quinto e sesto giorno, lo stesso in cui viene creata l’umanità.
La prossimità degli animali che nella tradizione della civiltà agricola ha portato a sentirli e trattarli quasi come partecipi della vita familiare, nella modernità è stata abbandonata riducendo queste creature a oggetti di mero consumo. La civiltà urbana, d’altra parte, ha portato talvolta a eccessi opposti, con un’attenzione per gli animali da compagnia talvolta superiore a quella per gli esseri umani, spiegano da Coldiretti.
«La quantità e la qualità degli allevamenti dipendono anche dalla domanda e dagli stili delle persone. Riconosciamo grande dignità a chi si prende cura del territorio salvaguardando gli antichi mestieri – dice il direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – Grazie all’impegno degli allevatori molte aree interne del nostro Paese sono state valorizzate: senza la loro generosa lungimiranza sarebbero state abbandonate allo spopolamento e al degrado ambientale. In alcuni contesti abbiamo assistito a una presenza sempre più numerosa di allevatori stranieri che hanno dato vita a importanti storie di inclusione sociale e dialogo interreligioso».
«La Giornata del Ringraziamento è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità», concludono Bianco e Rampazzo.
Jean Francois Millet, L’Angelus (1859), opera scelta come simbolo per la Giornata del Ringraziamento di Coldiretti