Un romanzo per promuovere un territorio
Un’altra idea di promozione territoriale può avvenire citandolo in un romanzo. Addirittura, i grandi scrittori (Dan Brown ad esempio) usano il territorio per vendere i loro romanzi. Fate caso dove è ambientato il Codice Da Vinci (Parigi) e dove ha ambientato Angeli e Demoni (Roma) e dove Inferno (Firenze).
Questo stratagemma lega lo scrittore che conosce quei luoghi con i ricordi della loro visita e per chi non li conosce invece, una occasione per sapere qualcosa di più del luogo. Ovviamente uno scrittore americano non può fare altro che scrivere di Roma, Firenze, Parigi per attirare il proprio lettore. Ovviamente la trama gioca la sua parte ma a parità di narrazione, i riferimenti dei luoghi la restante parte.
Fenoglio, il partigiano scrittore scrisse momenti di storia vissuta ambientati nelle Langhe e molti ripercorrono le pagine scritte da lui visitando i luoghi che hanno letto.
Anche io ho contribuito a questa idea ed ho pubblicato un romanzo storico ambientato a Cassine. Abito in questo bellissimo paese, non sono originario del posto, mi ci sono trovato a vivere ma la bellezza di questo luogo mi ha ispirato a scrivere un romanzo che, autopubblicato, ha avuto un buon successo.
Premetto che il buon successo è relativo se lo si paragona a grandi numeri ma dovete sapere che più della metà di quelli che scrivono libri, non vendono più di cinque copie del loro elaborato. Io sono arrivato a centocinquanta nella prima edizione e quasi trecento nella seconda. Cosa potrei sperare di meglio, nulla. Attualmente il mio romanzo che si intitola ‘Il marchio di Cristo‘ lo potete trovare presso tutte le librerie online.
L’idea che mi ha spinto a scrivere una trama molto simile a quella di Dan Brown è che ogni paese, ogni piccolo borgo ha la sua storia. Ogni storia merita di essere conosciuta come ogni borgo merita di essere visto.
Cassine si presenta con un complesso francescano dell’anno Mille e la costruzione del Castrum è un bell’esempio di urbanizzazione medievale.
La chiesa di San Francesco raccoglie dipinti del medioevo che sono oggetto di studio di famosi critici (Sgarbi ad esempio). A lato, nel chiostro di questa bellissima chiesa si trova un museo che raccoglie quadri e dipinti oltre che reliquie di una bellezza estrema. Poco lontano da qui, la chiesetta di Sant’Anna potrebbe rappresentare i resti di una commanderia Templare, all’ingresso del Bosco delle Sorti o della Partecipanza.
Tracce templari le possiamo trovare ad Acqui dove c’è ancora la vecchia commanderia, ma poco lontano da Acqui, in direzione di Melazzo, possiamo trovare ad Arzello il castello della Tinazza. Sembra un tino rovesciato (da qui il toponimo) ma ha una forma ottagonale, di chiara origine templare. La valle dell’Erro rappresenta una via di comunicazione dalla Riviera Ligure al Piemonte, quindi, è molto probabile che questi luoghi che vi ho citato fossero in contatto tra di loro e fossero controllati da coloro che nel Medioevo erano reputati i guerrieri di Dio.
Le torri che svettano sui colli del Monferrato erano sufficientemente vicine per avvertire la popolazione del passaggio di stranieri, creando una rete di comunicazione immediata. Roccaverano, Denice, Vengore, Castelletto d’Erro sono tutti in comunicazione visiva e seguono la strada che Napoleone percorse per entrare in Piemonte e sconfiggere gli austriaci.
Veduta della valle dell’Erro
Per ritornare a Cassine, sulla facciata della chiesa un richiamo a San Michele, comandante delle milizie celesti e protettore degli ordini cavallereschi. Il rosone della chiesa è leggermente spostato dall’asse del colmo del tetto. Questo ad indicare che la perfezione era solo possibile a Dio e non agli umani.
Ultimo riferimento. I costruttori medievali, Maestri spirituali che legavano il sacro alla geografia, progettavano le chiese con l’abside orientato ad est: la direzione del sorgere del Sole. L’ingresso principale dei luoghi sacri era quindi posizionato sul lato occidentale, in modo che i fedeli, entrati nell’edificio, camminassero muovendosi verso oriente a simboleggiare l’ascesa di Cristo sulla Croce. Alle ore 21 del Solstizio di Estate, il sole entra nel rosone della chiesa di San Francesco illuminando l’abside, simboleggiando l’ascesa di Cristo alla croce.
Come vedete ci sono gli elementi sufficienti per far conoscere un territorio. Ogni luogo può narrare una storia. Non bisogna necessariamente trovarsi a Parigi. Anche Cassine può avere il suo momento di gloria. Basta cercarlo.